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BORMIO - L’arrivo certo di un attaccante - anche se l’incertezza rimane sulle tempistiche - ridurrà giocoforza lo spazio per altri interpreti nel reparto. I minuti potrebbero diminuire in particolare per Josef Martinez, giocatore sul quale Ventura ha lasciato intendere di puntare molto, tanto da lanciarlo spesso nella passata stagione e da volerlo confermare anche in quella che comincerà tra poche settimane. Il venezuelano ha però mostrato qualità a intermittenza e cerca l’annata della consacrazione. Martinez, a Sky, dimostra di non temere la concorrenza: «Arrivi chi arrivi, non è importante, conta la squadra. E se sarà Belotti o un altro speriamo che si trovi bene nel nostro gruppo. Chi arriva è il benvenuto sempre: intanto noi siamo concentrati sul primo impegno, la Coppa Italia, vogliamo iniziare bene». L’ex Young Boys cerca il salto di qualità definitivo: «Non è facile giocare in serie A. Me ne sono accorto, ho cercato di dare il massimo nella scorsa stagione. Credo di avere imparato molto, ma al tempo stesso so di dover crescere tanto per poter competere ai massimi livelli. Sono convinto che il mio secondo anno in Italia sarà superiore al primo, diventerò più forte e darò una mano al Torino». Per arrivare ancora più lontano. A domanda precisa sugli obiettivi, il venezuelano non si tira indietro, anzi rilancia: «Lavoriamo per ottenere un posto in Europa League». Il Torino che sta nascendo, forgiato dai metodi di Ventura, può stupire. Martinez la pensa così: «Sta venendo fuori una squadra giovane, ma competitiva. Sono molto contento di aver ritrovato i miei compagni e sono soddisfatto di come ho giocato contro il Renate sabato, i 45 minuti mi sono serviti per rompere il ghiaccio. Lavoriamo per essere più forti di un anno fa: da parte di tutti c’è la voglia di imparare».