Canta il Gallo. Questa doveva essere la settimana di Andrea Belotti al Torino e così è stato: definita una trattativa ben impostata ormai da tempo dai granata con il Palermo e con l’entourage del giocatore. Ieri un altro step, con contatti al vertice, prima della chiusura e degli annunci ufficiali. Come si sa, i rosanero aspettavano di concludere le operazioni in entrata, due, prima di liberare il Gallo. Gallo atteso a Torino per le visite mediche: è il rinforzo richiesto dal tecnico, non certo una riserva.
I numeri Otto milioni più bonus l’investimento per portare un’altra punta da valorizzare a Giampiero Ventura, uno specializzato nel lancio in... nazionale. Urbano Cairo, al proposito, aveva mantenuto un certo riserbo. Ma nelle affermazioni del presidente si leggeva l’identikit dell’attaccante in arrivo: «Non mi piace parlare di giocatori altrui, quindi non voglio fare nomi - il commento dopo il successo sul Pescara per 4-1 nell’esordio in Coppa Italia all’Olimpico -. Belotti è un giocatore del Palermo e certamente non sarebbe corretto parlare di lui in questo momento. Ovvio, a noi piace la linea giovane e lo dimostra il mercato fatto sino a questo momento. Abbiamo investito circa 44 milioni in due anni, incassandone soltanto 42. E vogliamo investire ancora, inserendo una punta di valore, arrivando così a circa 50 milioni di investimenti nel biennio. Per l’attaccante, l’intenzione è di chiudere presto, sebbene la gara contro il Pescara abbia dimostrato che le punte prolifiche non ci manchino». No, Maxi e Martinez hanno segnato, Quagliarella ha inventato e preso un palo. C’è stoffa là davanti.
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