Belotti bussa al Torino con i gol 

La punta granata ha segnato e convinto in amichevole e ha posto la candidatura per Verona
Belotti bussa al Torino con i gol © LaPresse

TORINO - Tenerlo a freno diventa ogni giorno più difficile. Lavora e fatica come un mulo, segna con una facilità impressionate in allenamento e pure in amichevole (l’altro ieri ne ha rifilato quattro alla Pro Settimo, ndr) e scalpita come un puledro prima di una corsa, desideroso di conquistare una maglia da titolare e di giocare in campionato il prima possibile dopo i primi due turni vissuti da spettatore in panchina. Andrea Belotti, insomma, è impaziente di mostrare a tutti il proprio valore e di giustificare a modo suo gli otto milioni di euro che il presidente Urbano Cairo ha investito su di lui, prelevandolo dal Palermo. Bussa alle porte della squadra titolare e adesso lo staff tecnico dovrà decidere se aprirgliele da subito oppure se fargli mordere il freno ancora per un po’, optando, magari, per un ingresso graduale. Decisione non facile, comunque. Già, perché fino a pochi giorni fa le gerarchie del reparto avanzato granata vedevano Fabio Quagliarella intoccabile, e non potrebbe essere altrimenti, Maxi Lopez subito dietro con il fiato sul collo di Josef Martinez e Amauri e Belotti a contendersi eventuali briciole. D’altronde l’attaccante di Calcinate è arrivato da poco alla corte di Giampiero Ventura e quindi aveva bisogno di corsi più o meno accelerati di apprendistato in granata. Ma il ragazzo ha bruciato le tappe grazie a una voglia incredibile di emergere e a qualità tecniche importanti e adesso pone la sua candidatura per le prossime partite.

TENTAZIONE - La tentazione di mandarlo subito in campo al Bentegodi, nelle teste dei componenti lo staff tecnico c’è eccome. Ma per prendere una decisione in merito c’è ancora una settimana di tempo, e molte sedute di allenamento. E c’è da scommettere che in primis Giampiero Ventura penserà a lungo a questa possibile soluzione vagliando i pro e i contro. Difficile entrare nei pensieri del tecnico genovese ma alcune considerazioni sul tema si possono fare. L’ingresso di Belotti regalerebbe sicuramente maggiore incisività al centro dell’attacco granata e costituirebbe un punto di riferimento per tutta la manovra del collettivo. Certo, bisogna capire quale sia lo stato dell’intesa con Quagliarella ma i giocatori di valore fanno presto a capirsi tra di loro. Anche se per affinare l’intesa, per renderla costantemente efficace, occorre l’esame di una o più gare ufficiali, amichevoli o partitelle di fine allenamento, sotto questo aspetto, servono fino a un certo punto. Metabolizzare, però, i movimenti che Ventura richiede ai suoi attaccanti non è semplice. L’elastico tra le due punte e il ripiegamento in copertura sono fasi di gioco che devono essere fatte nei tempi e nei modi giusti e per comprenderle a fondo occorre tempo e l’esperienza diretta. Sotto questo aspetto, ovviamente, Belotti è ancora indietro. Ed è proprio su queste specificità che l’ex rosanero lavorerà duro nei prossimi giorni di allenamento.

CAMBIAMENTI - L’impressione è che per inserire da subito Andrea Belotti qualcosina il Toro dovrà cambiare nei movimenti dell’attacco. E modificare qualcosa che funziona è sempre difficile per qualsiasi tecnico anche se, è bene ricordarlo, il collettivo venturiano ha ormai raggiunto una maturità tecnica e tattica in grado di assorbire eventuali novità. Eppoi, forse, almeno così potrebbe pensarla lo staff tecnico, potrebbe valerne la pena soprattutto se servisse a mettere Belotti nelle condizioni di esprimere al meglio le sue qualità. D’altronde l’ex palermitano è un investimento tecnico importante anche per il futuro. Così come lo sono, in altri ruoli, Daniele Baselli, Marco Benassi, Davide Zappacosta e Joel Obi.

IN PANCHINA - Fatalmente l’ingresso di Belotti tra i titolari può ridurre lo spazio a Maxi Lopez, Martinez e Amauri. Proprio l’argentino sarebbe forse l’attaccante più penalizzato, d’altronde però l’ex giocatore del Chievo sembra offrire il meglio di sè quando subentra della panchina. Eppoi per rendere al massimo Maxi Lopez sembra avere bisogno di una forte concorrenza e adesso l’avrà. Il venezuelano Martinez è cresciuto e migliorato tuttavia non riesce ancora a esprimere in toto tutte le sue potenzialità e il suo problema è ancora la discontinuità. Infine c’è Amauri che sembrava dovesse accasarsi altrove e che invece è rimasto. Ma la stagione è lunghissima e ci sarà spazio pure per lui, anche se ridotto rispetto al passato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...