SelFila, riparte la passione per il Toro

Il 17 ottobre la prima pietra: mandateci per mail il vostro scatto per il conto alla rovescia
Torino, ecco come sarà il nuovo Filadelfia

TORINO -  Il 17 ottobre ci sarà la posa della prima pietra. E non sarà un giorno qualunque per il Torino e i suoi tifosi. Da anni, dopo il degrado e lo scempio, si attendeva la rinascita del Fila e il giorno, finalmente, c’è, con la data messa nero su bianco a caratteri cubitali. Un primo atto che porterà nel giro di un anno a completare l’opera. Poi, il club riabbraccerà il suo tempio, il campo dei sogni. E dei miti.

L'EUFORIA -  La passione è rinata grazie alla squadra di Giampiero Ventura, grazie al grande lavoro del club e del suo presidente Urbano Cairo. E i risultati di queste ultime stagioni hanno dato la spinta a tutto l’ambiente che adesso sogna in grande, ma soprattutto sogna di rivedere su quel prato verde nascere qualche campioncino fatto in casa. «Finalmente si torna a casa!», scrivono sui social con grande partecipazione emotiva. «Ecco dove passerò la mia vecchiaia», ipotizzando mattinate e pomeriggi in tribuna o fuori dai cancelli in attesa di vedere Glik e compagni. «Finalmente il Filadelfia», il motto che unisce e fa tirare un sospiro di sollievo. Perché c’è chi cominciava a dubitare, invece il tempio tornerà a nuovo splendore. A finanziare la ricostruzione partecipano i fondi (8 milioni di euro) raccolti grazie ai contributi del Comune di Torino, della Regione Piemonte e della Fondazione Mamma Cairo. «Grazie presidente Cairo», il tributo a chi ci ha messo la faccia, anche contro gli scettici, e una parte dei soldi. Il numero uno del club ci ha sempre creduto. Adesso è giusto che si prenda anche i suoi meriti.

SELFILA A TUTTOSPORT -  Manca poco, per l’inizio dei lavori. E così anche i nostri lettori possono partecipare al conto alla rovescia mandandoci gli scatti al Fila in mail (selfila@tuttosport.com) o tramite Twitter e Instagram. Pubblicheremo le foto sul giornale e le metteremo online sul sito. Sabato 17 ottobre partiranno i lavori per la ricostruzione. E la posa della prima pietra sarà un evento che toccherà il cuore dei granata e non solo. Il lavoro e l’unione pagano: Fondazione Stadio Filadelfia, costituita nel 2011 dal Comune, Regione, Torino F.C. e sette associazioni di tifosi insieme hanno permesso il “miracolo”, contro burocrazia e ostacoli di ogni tipo. Il nuovo Fila sarà uno stadio moderno con un occhio al passato, perché si vuole tornare a creare lo spirito degli Invincibili, del Grande Torino. Verranno realizzati due campi: quello principale con il manto naturale e sarà delle identiche dimensioni dello stadio Olimpico; il secondo leggermente più piccolo con superficie mista erba naturale e sintetica. La capienza complessiva dell’impianto sarà di 4 mila posti, di cui 2 mila nella tribuna coperta, ricostruita simile a quella originaria. Il resto, sarà tutto attorno, con l’area del museo e la caffetteria, poi nell’area aggregativa dell’impianto verranno edificati il Cortile della Memoria, spazi per il Torino e per la Fondazione Stadio Filadelfia e la foresteria per i giovani. Il sogno, per l’appunto, è di tornare a vedere sfondare i campioncini cresciuti al Fila. Come un tempo. Con senso di appartenenza e orgoglio granata dentro.

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