TORINO - Centrocampista di qualità, interditore efficace, giocatore di qualità e con un futuro davanti a sé a dir poco luccicante. E in più bomber. Così è per Daniele Baselli che il Torino in estate ha acquistato dall’Atalanta dopo che il Milan lo aveva snobbato perché ritenuto ancora non maturo. Ma la realtà del campionato sta dimostrando come il gioiellino ora in mano a Giampiero Ventura sia uno dei giocatori più importanti del campionato, cruciale per le sorti della propria squadra e con una vista quasi scontata sull’...azzurro. L’altro ieri, contro i rossoneri di Sinisa Mihajlovic che non potevano assolutamente permettersi un passo falso (sarebbe stato il terzo di fila, ndr) e quindi molto agguerrito ha segnato il suo quarto gol in campionato, quinto stagionale (con quello realizzato in Coppa Italia, ndr), incidendo sull’esito della gara e spaventando fino all’ultimo minuto di recupero la retroguardia milanista. Mica male per uno reduce da quasi un mese di stop per infortunio, con soli tre allenamenti nelle gambe e mandato in campo dall’inizio per necessità derivante dall’emergenza granata.
E poco dopo la fine della gara, tra gli applausi unanimi di tutto il popolo granata, il centrocampista ha parlato del suo felice momento. «Felice per il gol, non mi spettavo certo di arrivare già a quota quattro. Tuttavia mi dispiace assai non aver vinto questa partita. Soprattutto nella ripresa per lunghi tratti abbiamo schiacciato il Milan e abbiamo rischiato di conquistare la posta piena. Potremo arrivare molto lontano se giocheremo sempre come abbiamo fatto contro i rossoneri soprattutto nel secondo tempo». Ma stuzzica troppo l’argomento Baselli bomber. Già 4 gol finora, di questo passo fin dove può arrivare, quota 10? «Magari, ma non mi pongo questo tipo di traguardi preferisco che il Torino arrivi il più in alto possibile in classifica. D’altronde io sono molto orgoglioso di indossare questa maglia e la mia testa è concentrata soltanto sulla mia squadra».