Tardelli: «Il Torino ha il nuovo Zaccarelli, è Baselli»

«In Daniele rivedo il mio compagno in azzurro e avversario nel Toro»
Tardelli: «Il Torino ha il nuovo Zaccarelli, è Baselli»© Marco Canoniero

TORINO - Daniele Baselli incanta, segna, regala punti pesanti al suo Torino e continua a fare parlare di sè anche non soltanto in Italia. Già 5 i gol firmati in stagione (4 in campionato e uno in Coppa Italia) e per un centrocampista questo bottino di inizio campionato è quasi un record. Ma aldilà delle reti segnate, comunque molto importanti, ha stupito per come sia riuscito a inserirsi subito nel contento di gioco venturiano, per la personalità e per l’intelligenza tattica che estrinseca ogni volta che va un in campo. Un piccolo fenomeno, insomma, che adesso esalta il Torino ma che fra non molto, con ogni probabilità, esalterà anche la Nazionale. Marco Tardelli, che ha vinto tutto sia con la Juventus che con l’azzurro indosso prima di intraprendere la carriera di tecnico e poi di ct, è stato Il centrocampista. L’uomo che spesso decideva anche le finali dei Mondiali come successe a Madrid l’11 luglio 1982. E chi meglio di lui può esprimersi su Baselli, un giovane giocatore che seppur con caratteristiche tecniche molto diverse, può aspirare a diventare importante come lo è stato la grande stella bianconera e azzurra.

BRAVO DANIELE - «Baselli possiede ottime qualità tecniche, buona corsa e sa calciare indifferentemente con il piede destro e con il sinistro - dice Tardelli -. Ovviamente è giovane e quindi può migliorare ancora tanto. Eppoi deve costruirsi ancora un po’ sotto il profilo fisico ma il futuro è suo». Il Mundial ‘82 non si ferma a un sintetico parere sul talentino granata e chiama in causa un suo grande partner di Nazionale. «Credo che Daniele assomigli un po’ a Renato Zaccarelli. Anche Zac aveva piedi buoni, era elegante nel modo giocare, sapeva incidere pesantemente nel corso di una partita, aveva il senso del gol e aveva qualità da leader. Sì, più ci penso più Baselli mi ricorda Renato». Ci sono punti di affinità tra Baselli e Tardelli? «Credo che sia molto difficile fare un paragone tra noi due. Primo perché l’epoca in cui ho giocato io è completamente diversa dall’attuale e poi perché io ero sì un centrocampista offensivo ma partivo da molto indietro. Baselli, invece, esprime il meglio dalla trequarti in su anche se spesso ripiega all’indietro».

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