Bovo: «Torino, così fa tanto male. Ma bisogna reagire»

Il difensore dall’euforia allo sconforto: «Dobbiamo trovare la forza per guardare avanti, ripartendo dalle cose buone mostrate»

TORINO - Un sorriso troppo breve per essere ricordato a lungo. Anche Cesare Bovo deve masticare amaro per la sconfitta arrivata all'ultimo istante e così la gioia per la sua prodezza di sinistro, un collo pieno dal limite quasi di controbalzo a scaricare la rabbia per la punizione appena calciata di destro respinta dal suo compagno Baselli, torna su come un fastidiosissimo reflusso esofageo. Come se non bastasse, l'ammonizione rimediata contro la Juventus lo obbligherà a saltare la prossima sfida con l'Inter visto che era diffidato. A fine partita il difensore granata, che da quando ha dovuto sostituire Maksimovic per la frattura al piede si è quasi sempre dimostrato all'altezza, meritandosi non a caso il prolungamento del contratto che era in scadenza, è l'unico granata che si presenta ai taccuini con l'espressione che tutti possono immaginare: «Cosa ho pensato quando ho messo la palla nella rete della Juventus? Eh, non lo so, non lo ricordo più bene. Ora ricordo solo cosa ho pensato o provato quando Cuadrado ha saputo fare il gol della vittoria. Proprio come con il Genoa.

Ora stiamo tutti molto male, il giorno dopo sarà un po' meglio, ma da quando torneremo ad allenarci allora penseremo solo alla partita con l'Inter dove proveremo in tutti i modi di vincere e battere l'Inter. Del resto è inutile stare a recriminare e pensare a ciò che sarebbe potuto accadere e invece non si è materializzato. Dobbiamo avere la forza per guardare avanti. Magari ripartendo anche dalle cose buone che abbiamo fatto proprio con la Juventus. A caldo non è facile scattare delle fotografie precise della partita ma credo di poter dire che il Torino abbia saputo fare la propria gara rischiando davvero poco. In sostanza se analizziamo le occasioni da gol direi che sono state le stesse per noi e per loro. Per cui non so se il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, spetta a voi i ragionamenti che ritenete più giusti». Provando poi a tornare sull'azione dell'ultimo gol non se la sente di gettare la croce addosso a un solo compagno, ovvero Bruno Peres che si è fatto anticipare da Cuadrado: «Difficile dire se sia stato più grave l'errore del singolo o dell'atteggiamento mentale che abbiamo tenuto tutti quanti negli ultimissimi minuti. Il mister dice che proprio nel finale abbiamo cambiato registro sperando di fare risultato invece che provare a continuare a fare la partita? Probabilmente ha ragione, bisogna poi riuscire a capire le cause di questa differenza. Forse è subentrata un po' di stanchezza. Cerchiamo di andare oltre e guardare al futuro, anche perché ormai non si può tornare indietro nel tempo. Comunque non dimentichiamoci che la Juventus ha grandi giocatori. Buffon, per esempio, ha fatto due grandissime parate sui colpi di testa di Glik. Magari dopo questo ottobre così sfortunato a novembre riusciremo a raccogliere di più».

Leggi l'articolo completo su Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...