TORINO - Il Torino è tornato al lavoro sul campo, che alla fine rimane la miglior medicina per cercare di lenire i segni lasciati da certe batoste. Anche se i lividi nel morale, per le beffe subite con Genoa, Juventus e Inter, richiedono innanzitutto tempo. E a proposito di tempo, questo, ovvero quello della sosta, sarebbe stato il timing ideale per mettere nero su bianco sull’accordo più volte sbandierato tra il presidente Cairo e il tecnico Ventura sul contratto che dovrà legare l’allenatore al Torino anche per la prossima stagione. Già, perché l’attuale rapporto è destinato, al momento, ad esaurirsi il 30 giugno. In realtà resta fortissima la reciproca volontà di trovarsi a un tavolo e quindi allungare il rapporto. Come già detto, questa pausa per gli impegni delle nazionali rappresentava il momento ideale per firma e annuncio ma i due punti ottenuti nelle ultime sei partite non rappresentano ovviamente la cornice ideale per stringersi la mano e gettare lo sguardo verso il futuro con il sorriso sulle labbra.
Così, salvo colpi di scena davvero inaspettati, il tutto è destinato a slittare ancora un po’ e chissà che sotto l’albero di Natale di Ventura non possa finalmente arrivare il pacco con il fiocco granata con dentro il “contrattino”. Che in realtà sarà un signor contratto, visto che in ogni caso si parla di circa un milione di euro. La tempistica in parte dipenderà da cosa racconteranno le cronache delle ultime cinque partite del 2015. Ovvero Atalanta-Torino, Torino-Bologna, Torino-Roma, Sassuolo-Torino e Torino-Udinese, alle quali si deve aggiungere la delicata sfida con il Cesena del primo dicembre: eliminare i romagnoli in Coppa Italia significherebbe incontrare nel turno successivo la Juventus in un nuovo derby, con partita ad eliminazione diretta, ancora in casa dei bianconeri.
PENSIERO AL CAMPO - Ventura dunque al momento è concentrato per cercare di correggere i difetti di un gruppo che evidentemente deve migliorare la propria attitudine alla lotta. Troppe volte, infatti, si è visto sfuggire il risultato quando mancava meno di un giro di lancette, occorre lavorare sulla tenuta mentale. Non è dunque questo il momento giusto per dirottare le proprie energie altrove, ovvero il futuro, visto che il presente non è così scintillante.