Bianchi: «Io tifo Belotti! Nel Torino emergerà»

L’ex capitano granata racconta la sua avventura a Maiorca e come segue il Torino: «Andrea ha un talento enorme e grazie al carattere bergamasco saprà emergere»
Torino, quanti come Quagliarella: 10 attaccanti granata con la crisi da gol

TORINO - Buongiorno Rolando Bianchi! Innanzitutto come sta?

«Non posso lamentarmi, qui in Spagna mi trovo benissimo»

Partiamo da questa nuova esperienza di vita. Come si vive alle Baleari, a Maiorca?

«Il posto è eccezionale, c’è un clima fantastico e quindi sono davvero contento. Sto imparando lo spagnolo ed è qualcosa che mi diverte e arricchisce». [...]

Nel Maiorca ci sono giocatori promettenti che potrebbero sfondare in Italia?

«Sì. C’è un giovane con grandi qualità tecniche, Brandon Llamas, è maiorchino di origini inglesi. E’ un trequartista oppure seconda punta o esterni. E’ un giocatore completo?».

Al Toro serve uno con quelle caratteristiche...

«Bene, secondo me lui è all’altezza per poter fare bene anche in A. Ha doti importanti, nell’uno contro uno ha un dribbling secco. Sarebbe una bella scommessa da provare. Lo stanno già cercando tante squadre. Ed è bravo anche un altro giovane, David Costas, centrale difensivo di piede destro». [...]

Segue la serie A?

«Sì. Mi sta impressionando la Fiorentina che gioca un calcio davvero bello è sta facendo un ottimo campionato. Vedo bene anche la Roma, e questo potrebbe essere l’anno dello scudetto anche se l’ambiente non è semplice» [...] 

Le capita di sentire alcuni granata?

«Sì, ogni tanto Angelo Ogbonna, Kamil Glik e Basha. Quindi i magazzinieri e Toni. Poi i contatti con il presidente Cairo via sms, a cui mi capita spesso di mandare i complimenti anche per il lavoro che fa nel settore giovanile. Lo scudetto della Primavera con Longo, che è un ottimo allenatore, non è un caso. E complimenti per la Supercoppa».

Uno dei problemi attuali del Toro è l’attacco, con Quagliarella che è a secco da circa due mesi. Qual è il segreto per uscirne?

«Anche io ho vissuto questi periodi. Fabio è un giocatore di valore assoluto. L’attaccante vive molto del momento della squadra e quando si crea poco è difficile capitalizzare. Lui ha sempre segnato, risolverà tutto al più presto».

E poi c’è Belotti, il più caro di sempre dell’era Cairo, 8 milioni, che deve ancora sbloccarsi e trovare il primo gol.

«Io dico che farà una grandissima carriera perché ha un talento immenso. Lo seguo da quando era nell’AlbinoLeffe e faccio il tifo per lui. Sono contento per il fatto che abbia preso il mio numero nove e gli auguro di fare più gol di me. Il suo carattere da bergamasco lo porterà a togliersi le soddisfazioni che sogna anche al Torino. Ha tutto per fare una grandissima carriera. Quando il Toro lo ha comprato io ho detto che ha aveva fatto un acquisto azzeccatissimo. La tifoseria granata lo trascinerà a fare grandi cose. Non sono certo due o tre mesi di astinenza dal gol a fare la differenza». 

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