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TORINO - Dopo la brutta figura rimediata una settimana fa allo stadio Olimpico contro il Verona ultimo in classifica, pareggio senza reti e pochissime emozioni, il Toro si ripresenta davanti al proprio pubblico paziente, quando si lamenta lo fa in maniera vigorosa solo a gara finita, per provare a piegare l’altra squadra gialloblù della città di Romeo e Giulietta: il Chievo di Maran. All’andata il Toro si presentò in versione cloroformizzata per una partita di sostanziale attesa che però, a un quarto d’ora dal termine, registrò la fucilata di Castro a mandare in frantumi l’idea originale di Ventura, ovvero portare a casa un pareggio senza rischiare più di tanto in termini di occasioni ed energie fisiche nel turno notturno poichè infrasettimanale. Quello era un Toro capace, con un 3-5-2 giocato su ritmi alti e intensi, di irrobustire i sogni dei tifosi granata. Già, quello. Questo, invece, ovvero il Toro che negli ultimi mesi ha viaggiato a una media-punti da retrocessione o quasi, ha aperto una crisi di risultati vera e propria. [...]
Troppo logoro il 3-5-2 e così senza le toppe che sarebbero potuti arrivare nella finestra di mercato invernale e rimaste in “merceria”, con centrocampisti in grado di alzare il tasso tecnico della mediana, ecco che usare il 3-4-3 oggi contro il Chievo sarebbe la soluzione più logica. Ma la verità è che il Toro si trova con gli uomini contati: vero, solo Bovo, Acquah e Martinez non sono stati convocati per problemi fisici, ma Baselli è squalificato mentre Zappacosta e Avelar accusano una condizione imperfetta per ragioni diverse;: muscolari per il primo, di fiducia nel ginocchio il secondo. E così Ventura non si trova nella condizione di poter svoltare e switchare per un modulo tattico più spregiudicato e comunque efficace. Niente 3-4-3, dunque, visto che tra l’altro per l’attacco non porterà in panchina Amauri, messo fuori lista dopo aver rifiutato le opportunità di trasferimento che si erano profilate, ma ancora 3-5-2.
POWER FANTASY - E allora per sperare che si accenda il gioco granata bisognerà puntare sulla vena due giocatori di maggior classe a disposizione di Ventura, ovvero Bruno Peres e Ciro Immobile. L’auspicio è che ai due venga esplicitamente richiesto di liberare la loro fantasia, magari affrancandoli da certi obblighi tattici che inevitabilmente sono destinati a penalizzarli.
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