Serie A, Glik: malessere Toro da evitare

È in difficoltà come tutto il Torino. Serve che torni quello di un anno fa
Serie A, Glik: malessere Toro da evitare© LaPresse

TORINO - "Glik, Glik, Glik" era l’urlo che scuoteva l’Olimpico soprattutto in occasione dell’esecuzione di un calcio d’angolo o di una punizione da parte granata. Tuonava, intimidiva gli avversari, creava apprensioni e inquietudini alle difese ospiti, creava, insomma, i presupposti psicologici affinché la testata del centrale polacco diventasse decisiva ai fini del risultato. Adesso, quel rombo, non si sente più. Si è spento cosi come pare essersi un po’ spento quel giocatore prepotente fisicamente e sicuro nella battuta che fino a poco tempo fa era considerato uno dei migliori centrali del nostro campionato. E, come lui, si è un po’ afflosciato tutto il Torino. Ma per risalire la corrente e cancellare i venti di crisi, il collettivo venturiano ha bisogno di ritrovare il suo capitano se non al massimo del proprio splendore almeno in versione "inizio stagione", quando blindava la difesa senza concedersi particolari licenze nel settore avanzato. Difficile capire i motivi dell’improvvisa involuzione di un giocatore capace di esprimersi sempre su standard quantomeno discreti.

Probabilmente hanno concorso diversi fattori come il decadimento atletico generale della squadra, qualche suo problema personale, le frizioni avute con alcuni tifosi in difesa di un proprio compagno e anche una stagione semplicemente nata male. Perché non tutte le annate sono uguali, ce ne sono alcune che, senza particolari spiegazioni, si originano e si evolvono in modo complicato. In fondo, da quando è approdato al Torino nell’ormai lontana estate 2011, Glik si è sempre espresso al meglio: si fa molta fatica a ricordare qualche sua partita giocata male. E non a caso, partito Rolando Bianchi, la fascia di capitano è finita sul suo braccio a furor di spogliatoio e di tifoseria.

L'ANNATA STORTA - Avvio confortante poi lo stop, dunque. Difesa spesso in affanno, troppi gol subiti e un progressivo calo delle prestazioni della squadra. Gli infortuni hanno inciso assai, pesanti quelli di Nikola Maksimovic e Danilo Avelar, poi tanti piccoli contrattempi di tipo fisico, disciplinare o addebitabili alla semplice sfortuna, hanno acuito un malessere generale che ha finito per coinvolgere anche Glik. Che già di suo, come detto, non pareva quello straripante della scorsa stagione. E dal malessere si è passati alla crisi di risultati con riflessi psicologici negativi che hanno depresso pure i senatori granata. E quindi anche il polacco. Che è persona molto sensibile ed emotiva. Ora il primo a stare male per prestazioni inferiori al proprio tasso tecnico è proprio lo stesso giocatore. Lui tiene molto al Torino, se ne sente parte in maniera integrante e soffre nel vedere che la situazione stenta a risolversi.

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