Torino, Cairo avvisa Inter e Bayern: «Bruno Peres? Per 15 milioni nemmeno in foto»

E dal campo: Bovo ko per affaticamento muscolare. Niente Genova, come Gazzi. Ventura a Cerci: «Se mi vuoi bene non farmi gol»
Torino, Cairo avvisa Inter e Bayern: «Bruno Peres? Per 15 milioni nemmeno in foto»© LaPresse

TORINO - Notizie Toro da più fronti. dal campo, quella non buona è che Cesare Bovo non si è allenato per un affaticamento muscolare alla coscia sinistra. Accertamenti per Alessandro Gazzi che sta guarendo e dalla prossima settimana sarà in gruppo. Entrambi saltano la trasferta in casa del Genoa, mentre si confida nella buona forma di Giuseppe Vives che sta assorbendo il dolore al costato. Per quanto riguarda il fronte mercato, il presidente Urbano Cairo “fa il prezzo” per Bruno Peres, cercato a più riprese da Roma, Inter, Bayern e Psg, con club inglesi sullo sfondo. «In una squadra italiana è importante avere uno zoccolo duro di italiani. È giusto anche per la Nazionale - le sue parole a un incontro nell'ambito del Cdo Sharing, in corso a Milano. - Nella rosa abbiamo 24 calciatori - ha aggiunto - 12 italiani e 12 stranieri. Rappresentiamo il mondo intero, a parte l'Asia. Il fatto di avere giocatori che arrivano da esperienze diverse dà un equilibrio. E’ la beata incoscienza di chi, appena arrivato e ancora poco in confidenza con la lingua italiana, quando ci sono delle contestazioni alla squadra non capisce bene. Bruno Peres lo abbiamo preso a due milioni e oggi rifiuterei offerte anche da 15 milioni, ma nemmeno glielo facciamo vedere in foto». Ok, se ne parla da venti in su.

 

VENTURA SU CERCI - Si va verso il match con il Genoa a Marassi. A Sky, ha parlato il tecnico granata Giampiero Ventura: «Cerci è un giocatore che va capito e va messo nelle migliori condizioni per potersi esprimere. Ha grandi potenzialità, anzi enormi. Tutto sta nel saperlo capire e quindi gestire al meglio. Se sta bene fisicamente e mentalmente può tranquillamente giocare in qualunque squadra d’Europa. Al contrario, invece, fa un po’ fatica. Il suo problema è capire che strada fare per stare sempre bene, il punto non è quanto si allena, ma come si allena. Ecco la cosa più importante da fare con lui, fargli capire come deve allenarsi. Non ci siamo sentiti e non ci sentiremo in vista di Genoa-Torino. Ognuno deve fare il suo». Ma cosa gli chiederebbe, eventualmente? «Se mi volesse così bene da non far gol… altrimenti che senso avrebbe mostrare ogni volta tanto affetto nei miei confronti?».

 

SUL FUTURO - Il tecnico granata sul futuro ha ribadito che serve il cambio generazionale: «Dobbiamo formare uno zoccolo duro di ragazzi venticinquenni al posto di chi in questi anni ha dato la vita per il Toro ma che non può essere il futuro. Su questo zoccolo duro di 15 elementi il Toro potrà anche fare acquisti mirati, 2-3 non più  di prospettiva ma per un rendimento immediato».

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