Ventura: «Torino, macché derby. Conta il Genoa e Glik gioca»

Il tecnico granata: «In campo i titolari. E se devo scegliere tra punti e prestazione scelgo l'ultima. Cerci? Non faccia gol. Immobile deve stare più centrale»
Torino, Padelli e Vives incontrano i tifosi

TORINO - La trasferta di Marassi con il Genoa è da affrontare con la massima cautela. Il derby della prossima settimana disturba il Toro? C’è il rischio “distrazione”? Giampiero Ventura chiarisce subito: «La diffida di Glik non è un problema, lui giocherà e dà già la risposta alla domanda: riteniamo la partita col Genoa difficile e importante per la verifica che andiamo fare. Abbiamo ripreso un po’ a giocare da Torino a sprazzi a Milano, e con la Lazio molto di più. L’obiettivo è farlo sempre di più, tornare a essere Toro è l’obiettivo al di là di quello che sarà il Toro. Giocheranno sulla carta quelli che di solito giocano». Ovvero i titolarissimi. 

PROVE TECNICHE - La settimana è andata anche per trovare la tattica anti rossoblù. «Sul nostro campo è difficile provare qualcosa. Col Genoa è una sfida difficile, Gasperini è particolare. Il Genoa non molla mai, soprattutto in casa. Ti concede ma se sbagli approccio… All’andata ne abbiamo avuto la dimostrazione; abbiamo fatto cose molto buone, creato un notevole numero di palle gol, ma il Genoa ha pareggiato al 94’ a capo di una partita che  sembrava già finita. Una partita difficile e per questo una verifica importante. Il risultato conta ma meno rispetto a una prestazione migliore di quella precedente. E secondo me di conseguenza arriva il risultato. Tornare a Genova fa effetto zero, è come tornare a Cagliari dove sei stato anni, o in altri posti dove ti sei trovato benissimo: il primo anno lo senti il secondo meno, il terzo non lo senti più. C’è solo voglia di fare calcio, di compiere un passo avanti». 

ANTI CERCI - «Come si ferma Cerci? Se mi vuole bene non deve fare gol, se no non prova affetto nei miei confronti. Sono contento che abbia ripreso a fare buone prestazione. Dipende al 50% da fisico e al 50% dalla condizione mentale, quando abbina le due cose è un giocatore di altissimo livello. Speriamo che un 50% non ci sia e diventi più umano. Immobile due anni fa doveva superare scogli di altra natura, credere in se stesso e di poter essere da A, un giocatore importante. In un anno e mezzo via ha fatto cose opposte. Ora è evidente che se da una parte ha realizzato 22 gol e dall’altra nulla, si rende conto che paga di più fare le cose di due anni fa. Servono esperienze sul campo giorno dopo giorno. Al 90 % ha messo a fuoco… Immobile ha giocato tanto sull’esterno sinistro, sfornando palle gol. Immobile centrale magari può fare anche più gol. Vogliamo farlo ritornare Immobile a 360 gradi. deve mettere a fuoco la situazione, avere la rabbia necessaria per emergere con determinazione feroce». 

CHE TORO? - «Meglio con le grandi o con le piccole? Noi siamo indecifrabili. Abbiamo disputato buonissime partite con le grandi e pessime con le piccole. E’ un anno in cui abbiamo vissuto di tutto e di più. Dico che è una verifica perché con Roma a Roma, a Napoli o a San Siro puoi anche perdere, ma poi conta che partita fai… Zoccolo duro non sono parole a caso, sono impregnate di consistenza. Con quale personalità vai a Roma contro una squadra in serie positiva? Oggi fra qualche punto in più o grandi prestazioni in più opto per le prestazioni, darebbe personalità, i singoli giocatori si formerebbero basi per il futuro del Torino. Se a Genova è una sfida salvezza? Noi siamo andati in Europa davanti a Inter e Milan con un’annata positiva.  Questa è particolare. Gli ultimi risultati sono stati negativi dal punto di vista numerico e alcuni anche per le prestazioni, come con l’Udinese; prestazioni che il Toro non può e non deve fare. Lo zoccolo duro deve essere più forte anche di queste motivazioni. Oggi si può dire e accettare tutto. Se facciamo un’analisi per vivere alla giornata si può dire tutto, se vogliamo farla completa allora cambia. Ma la cosa non ci tocca».

LA TATTICA ANTI GASPERSON - «Se Gasperini gioca 3-5-2 abbiamo quasi il 100%, tutti cambiano per affrontarci; è bizzarro che siamo scontati eppure tutti si mettono 3-5-2, anche l’Inter, solo il Napoli è rimasto 4. Se cambia anche Gasperini c’è la conferma che qualche riflessione va fatta. Certo, siamo preparati anche per questo». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...