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TORINO - “Giornata storica, memorabile”, hanno sentenziato in tanti, dicendo il vero. Stamane in Municipio a Torino, alla presenza del sindaco Fassino, del presidente granata Cairo e dell’assessore regionale allo Sport, Ferraris, sono stati sbloccati i 3,5 milioni che la Regione aveva stanziato per la rinascita del Filadelfia: ecco le firme sul mutuo garantito dal Credito Valtellinese. Si è così ultimato l’iter finanziario necessario per la rinascita del Filadelfia, futuro centro sportivo per gli allenamenti del Torino e le partite della Primavera granata (8 i milioni investiti, nel complesso, da Comune, Regione e Torino, attraverso la Fondazione Mamma Cairo). Il collegio dei Fondatori della Fondazione Filadelfia (che riunisce il Comune, la Regione, il Torino e le associazioni dei tifosi che hanno cooperato per la rinascita del Fila) ha poi provveduto ad approvare il bilancio del 2015, sotto la guida del presidente Gian Carlo Bonetto. Fassino ha anche annunciato che il 4 maggio sulla Mole Antonelliana sarà ricordato il Grande Torino con immagini e colori, e che è cominciato anche l’iter affinché lo stadio Olimpico venga intitolato ai campioni periti a Superga: “E’ doveroso che la città onori anche così quella squadra leggendaria”.
L'OLIMPICO SI CHIAMERA' STADIO GRANDE TORINO
Cairo: “Sono contento ed emozionato, sia per il Filadelfia che potrà essere inaugurato il 17 ottobre in occasione del 90° anniversario della prima partita su quell’area leggendaria, sia perché la mia richiesta di intitolare lo stadio Olimpico al Grande Torino ha subito ricevuto il plauso del sindaco. Una richiesta frutto anche di una petizione popolare: 11 mila firme sono state raccolte per questo”. Poi Cairo ha effettuato un sopralluogo al Filadelfia, per vedere l’avanzamento dei lavori, guidato da Cesare Salvadori, presidente del Cda della Fondazione Filadelfia. Ha ricordato Cairo: “Nel 2007 in piedi sulle rovine del Fila, davanti a 15 mila tifosi, dissi: non lascerò il Toro almeno fino a quando il Filadelfia non sarà rinato. Voglio farlo rivivere. Sto per mantenere la promessa. E non per questo dopo lascerò il Torino, anzi… Ci ho preso gusto ormai!”, ha scherzato il presidente granata.