Scudetto del 1927: il Toro non si arrende

L’imminente partita contro il Bologna fa accendere nuovamente i riflettori su quel caso controverso di 89 anni fa
Scudetto del 1927: il Toro non si arrende© LaPresse

TORINO - Dove eravamo rimasti? O meglio: dove era rimasto il Torino? Dove è finita quella promessa di Urbano Cairo? Dove è finito quell’annuncio dato dal presidente granata davanti a 10 mila tifosi, il 17 ottobre, in occasione della posa della prima pietra al Filadelfia? «Andiamo a riprenderci lo scudetto del ‘27 che ci tolsero ingiustamente!», tuonò Cairo, non a caso, non per caso. Già, lo scudetto del 1927: revocato ai granata e mai più assegnato.

L’imminente partita contro il Bologna, altro club al centro di quella controversa vicenda di 89 anni fa, porta ad accendere nuovamente i riflettori sulla questione: non solo o non tanto sul cosiddetto scandalo Allemandi, in sé e per sé (il giocatore della Juventus che fu accusato di essersi lasciato corrompere, nel 1927), quanto, per l’appunto, su quella promessa d’un Cairo tonante. Fu soltanto un modo per catturare il plauso della folla, in quel giorno così emozionante, con il battesimo del nuovo Filadelfia da ricostruire? No, fino a prova contraria. L’indiscrezione L’ufficio legale del Torino è al lavoro per redigere una sorta di dossier e presentare entro fine maggio una richiesta formale alla Federcalcio. Il patron granata ha dato ordine di muovere un passo ufficiale nei confronti dell’ente federale, attraverso i passaggi canonici, entro la fine del campionato.

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