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TORINO - E’ proprio vero che quando il destino si mette d’impegno c’è poco da fare, forse l’unica è fermarsi, alzare bandiera bianca, e incrociare le dita, sperando nel meno peggio.... Cosa è successo nella partita con l’Empoli a Cristian Molinaro non è da guinness ma poco ci manca. Ricapitoliamo. Palla che arriva dall’esterno, il terzino che si sposta in area di rigore con a fianco Gilardino e senza che avvenga nessun tipo di contatto, al massimo i due si sono sfiorati, ecco che crolla a terra agitando il braccio. Attimi di preoccupazione a cui seguirà dopo qualche minuto la sua uscita dal campo in barella. Dopo una notte che tutti possono immaginare, ieri mattina ha conosciuto il triste responso della risonanza magnetica: “rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro”. Un bruttissimo colpo per uno dei calciatori più ligi e quasi maniacale nel curare e seguire la preparazione fisica. In estate non si ferma quasi mai, proprio per non perdere lo stato di forma. Ma stavolta non potrà stare dietro ai propri ritmi. Dopo l’intervento lo aspetta un primo periodo di riposo pressoché assoluto a cui seguirà una lunga convalescenza. In questi casi il protocollo di recupero prevede circa sei mesi prima del ritorno alla piena attività, ovvero l’agonismo. Si può dunque prefigurare il suo rientro per la metà di marzo, quando anche la finestra del mercato invernale sarà stata chiusa.