Torino, Mihajlovic: «Noi in Europa? Servono anche vittorie fuori casa»

Il tecnico granata alla vigilia della trasferta di Palermo: «Adesso abbiamo tutti a disposizione. Belotti? Forse il più forte attaccante che ho allenato»
Torino, Mihajlovic: «Noi in Europa? Servono anche vittorie fuori casa»© LaPresse

TORINO - Vigilia di Palermo-Torino per i granata di Sinisa Mihajlovic che, al Barbera, si presenteranno forti delle gare vinte al Grande Torino contro Roma e Fiorentina. Queste le prime parole del tecnico serbo: «Se vogliamo andare in Europa servono delle vittorie anche fuori casa. Quest'anno la lotta è comunque agguerrita. Ci sono Inter, Milan, Lazio, Sassuolo e Genoa oltre a Roma, Napoli e Juve. Vincere è difficile, ma confermarsi lo è ancora di più. Domani dovremo fare altro tipo di partita rispetto a quelle contro Roma e Fiorentina. Più che la tattica mi interesserà però vedere la fame, lo spirito di sacrificio e la cattiveria che ci hanno fatto vincere in casa». Sulla sosta: «Avrei preferito tenere il gruppo a disposizione avendo preso un buon ritmo. Spero che i ragazzi si siano ricaricati, almeno chi non era in Nazionale. Le partite dopo le soste sono le più insidiose. La sfida di domani l'abbiamo preparata bene: dipende tutto da noi. Adesso arriva il difficile. Tutti si aspettano il Toro visto contro Roma e Fiorentina».

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A DISPOSIZIONE - A Palermo si rivedrà il tridente Iago-Belotti-Ljajic: «Ora abbiamo tutti a disposizione. Scegliere diventa divertente, per un allenatore. Possiamo cambiare passo durante la gara. In altre partite non potevamo farlo. Quando non c'era Ljajic va anche aggiunto che Boyé ha giocato buone partite. E poi Iago sta crescendo, Lopez sta tornando e Martinez ha fatto abbastanza bene. Sì, abbiamo degli ottimi attaccanti». Capitolo Belotti-Hart: «La Nazionale ha fatto bene a lui come ad Hart. Tutti e due dovrebbero giocare domani. Sperando ripetano quanto fatto in Nazionale. Sì, Belotti forse è il più forte attaccante che ho allenato, alla sua età (22 anni, ndr). Ma anche Niang non è male. A Bologna c'era Di Vaio, ma aveva già una certa età».

COMPLEANNO - Domani il Filadelfia compirà 90 anni «Speriamo di entrarci in fretta. Doveva essere pronto a ottobre, poi a novembre, poi a febbraio, ma a maggio finisce la stagione... Penso che potrà comunque darci 7,8 punti in più in campionato». Portare Benassi in Nazionale maggiore è un obiettivo della stagione? «Politica è crescere e valorizzare giovani e salire in classifica. La nostra gente merita un Toro in alto in classifica. Se farà bene con la squadra sarà chiamato in Nazionale. Vale per Benassi come per gli altri». Sul Palermo: «Con De Zerbi sta facendo bene, avranno voglia di rivalsa visto che al Barbera non hanno mai segnato un gol né fatto un punto. In più sarà alla millesima partita in serie A. La squadra è organizzata, gioca bene e ti viene a pressare. Dipende da noi. Dobbiamo per forza andare là per i 3 punti, il rendimento fuori casa va migliorato». Mihajlovic ha poi voluto celebrare l'anniversario della morte di Meroni: «Talento insuperabile del Torino. Non l'ho mai visto giocare ma mi hanno detto che è il Best italiano. Giovane, geniale, e morto da eroe. Essenza del Toro è il legame con la storia e i suoi miti. Noi dobbiamo prendere la forza dal lavoro dal presente, ma onorando il passato granata. Lo faremo divertire da lassù, e aggiungo che mi sarebbe piaciuto conoscerlo o magari allenarlo».

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