Mihajlovic: «Tifosi, riempite e colorate lo stadio del Torino!»

Il tecnico granata nella conferenza della vigilia: «Con l'aiuto di uno stadio infuocato possiamo battere la Lazio. La Champions? Viste le ambizioni di Cairo, un giorno...»
Mihajlovic: «Tifosi, riempite e colorate lo stadio del Torino!»© MARICCHIOLO GABRIELE/PEGASONEWSPORT

TORINO - Vigilia di Torino-Lazio, e subito un appello di Mihajlovic per tutti i tifosi del Toro: “Abbiamo bisogno di uno stadio pieno, infuocato. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi. Vorrei tutto lo stadio granata. I tifosi ci devono dare voce e colore, noi promettiamo loro di voler diventare grandi. Vorrei che tutti, dai bambini ai nonni, domani venissero con addosso qualcosa di granata, almeno una sciarpa. I tifosi possono aiutarci e portarci alla vittoria, anche contro una squadra forte come la Lazio. Io cerco sempre di dare il massimo. Io voglio un Toro che lotta, ma anche che gioca bene. E questa squadra sta giocando bene. La mia mentalità è questa. Cercare di vincere anche contro squadre più forti. Non deve mai cambiare il nostro spirito, la nostra mentalità, il nostro atteggiamento”.

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BELLO E CIRO - Sulla sfida tra Belotti e Immobile: “Sono tutti e due giocatori forti. Dovremo stare attenti noi a Ciro e loro al Gallo. Poi vedremo quale difesa sarà la più concentrata. Ma la Lazio ha anche Keita, Anderson, Parolo... E’ una squadra difficile da affrontare. Ma se giochiamo con la stessa rabbia e ferocia delle ultime tre vittorie, anche la Lazio avrà la vita dura. Ci metteranno in difficoltà, okay, ma noi sappiamo come possiamo far male a loro. E’ una sfida di alta classifica, è motivo di orgoglio. Vogliamo andare in Europa, ma ora teniamo i piedi per terra e continuiamo a non mollare. L’importante è giocare da Toro. Cioè avere coraggio e fare pressing alto. Voglio ancora più coraggio in questo Toro. Devo trasmetterlo ai giocatori: sempre di più”.

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IL SOGNO CHAMPIONS - Gli chiedono se può avere un senso immaginare il Torino ai preliminari di Champions, un giorno, nei prossimi anni, visto il processo di crescita in corso da anni. “Io sono stato chiaro, voglio raggiungere l’Europa League entro al massimo due anni. La strada è lunga, figurarsi per arrivare un giorno ai preliminari di Champions. Ma conoscendo il presidente, che è un uomo ambizioso, penso che farà di tutto per portare il Toro là dove merita, cioè in una posizione di alta classifica. Cercheremo di raggiungere l’Europa già quest’anno. E’ possibile. Obiettivo del presidente è alzare l’asticella, creare una squadra che tutti gli anni raggiunge le Coppe. Ci sono tutte le premesse per farlo. Ma dipende da tanti fattori. Ora pensiamo alla Lazio, però. Piedi per terra, lo ribadisco. Se temo cali di tensione? Spero per i giocatori che non succeda! Se no mi arrabbio. Per come si sono allenati in questi giorni, devo dire che han lavorato bene. Certe volte devo sospendere l’allenamento perché ho paura che qualcuno si faccia male... Ma è quello che voglio io. In fondo nel calcio c’è sempre una selezione naturale! I parastinchi si usano per questo! E io devo sempre tenere la tensione alta. Solo così possiamo mettere in difficoltà la Lazio. Se crediamo di essere diventati fenomeni, perdiamo con tutti. Io cerco la continuità di prestazione”.

NIENTE SCONTI - “Per la Lazio provo affetto e rispetto. Fa parte della mia prima vita, quella di calciatore. Ho ricordi bellissimi, ma io vivo di futuro: non potrò né voglio fare sconti”.

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