Zappacosta: «Toro, punto prezioso. Anche a San Siro con l’Inter senza paura» 

«Però siamo arrabbiati: che calo nella ripresa! Non si possono prendere gol così. Io per primo dovevo marcare meglio Immobile»
Zappacosta: «Toro, punto prezioso. Anche a San Siro con l’Inter senza paura» © LaPresse

TORINO - Uno stantuffo, capace di arroventare da solo la fascia sinistra della Lazio con una serie prodigiosa di discese, e di disegnare con maestria rara quel cross a effetto che ha illuminato il gol di testa di Iago. «Però mi dispiace aver perso Immobile sul loro gol del pareggio. Avrei dovuto accorciare di più, stargli più vicino».

LE PAROLE DI MIHAJLOVIC

Comunque, Zappacosta, lei sta dimostrando da tempo di essere un punto di forza del Toro. 
«Sto bene, in effetti. Sono contento. Ma vi garantisco che posso fare ancora di più».

Avevate la partita in mano. Ma nella ripresa vi siete trasformati. In negativo.
«E’ vero. Nei primi 45 minuti siamo stati molto aggressivi, abbiamo giocato bene, meritavamo di segnare anche più di una rete. Poi, però, nel secondo tempo siamo decisamente calati. Abbiamo abbassato troppo il baricentro, ci siamo messi a tener palla per cercare di congelare il risultato, non ci siamo riusciti, abbiamo patito la loro spinta. Un calo di tensione. Un problema più mentale che fisico. La Lazio man mano è cresciuta, e noi forse ci siamo impauriti troppo».

Non certo quello che comanda Mihajlovic.
«Esatto. Il tecnico vuole che teniamo sempre alta l’intensità. E pretende che noi si cerchi il raddoppio al più presto, quando passiamo in vantaggio, per chiudere la partita. Non ci siamo riusciti. Dobbiamo migliorare. Anche perché la forza di una squadra la vedi proprio in queste cose. Anche in queste cose».

E poi avete di nuovo preso due gol davvero evitabili. Pure Murgia, tutto solo in area...
«Sì, è così. Altre due disattenzioni difensive. Dobbiamo decisamente migliorare nelle marcature, e non solo sulle palle da fermo. Io per primo, pensando al gol di Immobile. Difatti il rammarico è grande. Come la rabbia. Potevamo vincere. Ma questo resta un punto prezioso, contro una squadra forte. E ora andiamo a Milano per giocare alla nostra maniera anche contro l’Inter. Per imporre il gioco e cercare la vittoria». 

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