Torino, Mihajlovic: «Non voglio vincere due partite ogni tanto, voglio andare in Europa»

L'allenatore granata alla vigilia del match contro l'Udinese: «Serve continuità e la stessa ferocia contro qualsiasi avversaria»
Torino, Mihajlovic: «Non voglio vincere due partite ogni tanto, voglio andare in Europa»© Marco Canoniero

UDINE - Domani sera il Toro sarà a Udine con l'obiettivo di riscattare il ko di Milano contro l'Inter. Questi gli errori che i granata hanno commesso a San Siro e che Sinica Mihajlovic vuole siano banditi: «Quello che ha mi ha fatto più arrabbiare non è stata la sconfitta sul campo ma il fatto di aver perso la nostra mentalità, il nostro carattere e il nostro spirito. Quel dna che deve essere la nostra prima qualità. Contro l'Inter abbiamo fallito approccio e mentalità: non si deve ripetere. Mi aspetto l'immediata reazione e così sarà perché la mia squadra non sbaglia mai due partite di fila. Sarà una prova difficile, le squadre di Delneri hanno molta intensità, ma io voglio rivedere il mio Toro e sono sicuro che lo rivedrò. Un aspetto resta centrale: il Torino deve migliorare il rendimento fuori casa. Troppo pochi 4 punti in 5 gare: è una media da retrocessione. Per l'Europa dobbiamo fare meglio. Non possiamo essere uomini in casa e femmine in trasferta. Il campionato è uno solo, dovunque giochiamo. Non voglio vincere due partite ogni tanto, ma voglio andare in Europa. Ciò che conta è che nelle ultime due gare abbiamo fatto un solo punto. Non importano i 9 di fila arrivati in precedenza. Serve continuità e la stessa ferocia contro qualsiasi avversaria. Pareggiare in casa contro la Lazio e perdere a Milano ci deve fare arrabbiare. Per fare questo non dobbiamo mai abbassare la guardia».

TURNOVER - Sul turnover: «Cambieremo qualcosa, ma il meno possibile. Boyè potrebbe giocare, ma non so ancora in quale posizione dell'attacco. Quando è arrivato qui non aveva paura, adesso non vorrei si fosse italianizzato. Castan ha recuperato, ma non si è allenato per una settimana. Penso di lasciarlo a casa perché sarà a posto tra due giorni. Sarà pronto per sabato. Maxi sta migliorando, ma è ancora sovrappeso. A Milano ha fatto bene, su di lui conto molto. Nelle prossime partite gli darò tante possibilità. Quando si metterà in forma farà la differenza. Ajeti Sta bene, non ha i 90 nelle gambe, però si allena da tempo con noi. E' un giocatore diverso da altri, è un tipico marcatore e avrà il suo spazio. Anche Obi si allena bene, il suo problema è che deve gestire le forze. Non può sparare le cartucce in 45' e poi camminare. E' un po' disidratato, quindi per questo ha avuto i crampi: ci stiamo lavorando, nel primo tempo ha fatto 6,5 chilometri, molto sopra la media. Fa così per generosità, a Milano correva da tutte le parti, ma alla fine è rimasto senza forze. Per me è un titolare: vedremo se giocherà a Udine, ma resta il fatto che punto molto su di lui. Ljajic ha perso solo un giorno e mezzo. Ieri si è allenato con la squadra e oggi nuovamente. L'abbiamo pesato, non ha perso nulla ed è a disposizione. Ljajic e Belotti sono due grandi giocatori che parlano la stessa lingua: non c'è nessuno tipo di problema. Adem e Boyé sono diversi, come sono diversi Belotti e Maxi, ma non vedo alcun problema. Si completano bene. De Silvestri? Sarebbe la terza di fila per Zappacosta, fisicamente lo può fare però ci sta che giochi De Silvestri visto che è recuperato. Vedremo dopo l'allenamento. E' un piccolo dubbio, ci devo pensare bene».

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