Toro scatenato: Valdifiori dirige un’orchestra perfetta

E’ un Toro assatanato: 102 passaggi, 95% di precisione e 23 conclusioni in porta
Toro scatenato: Valdifiori dirige un’orchestra perfetta© MANUELA VIGANTI

TORINO - Intensità è la parola chiave che segna il solco tra le due squadre prima ancora delle scelte tecniche. L'undici granata è assatanato sin dal fischio d'inizio. Tutti i reparti partecipano alla costruzione del proprio gioco e alla distruzione di quello altrui. Il Cagliari si ritrae subito all'indietro senza mai provare a cambiare l'inerzia imposta dai padroni di casa. Il gol in apertura è un capolavoro tecnico, ma favorito dalla libertà assoluta concessa a Valdifiori da una parte e da Belotti dall'altra. Il primo vede prima di tutti lo spazio dove potrà arrivare il Gallo, il secondo si butta col movimento a semiluna tra i due centrali seminandoli facilmente. Poi è rapace nelle due conclusioni che abbattono Storari.

TORINO SUPER CON IL CAGLIARI

Chiari sono i demeriti di Rastelli che snatura l'identità di gioco della squadra rinunciando al collaudato 4-3-1-2 a favore di un illogico 4-5-1. La scelta toglie dalla scacchiera il possibile "marcatore" di Valdifiori che può dirigere senza pressioni un'orchestra che suona alla perfezione toccando la palla 102 volte, con un incredibile 95% nella precisione dei passaggi. Inoltre tenere il solo Borriello lassù toglie al Cagliari anche l'arma della velocità. Solo nell'intervallo, a gara virtualmente finita, Rastelli ha cambiato l'assetto passando al 4-4-1-1 con Sau alla ricerca dell'imprendibile regista granata. Il Torino ha ormai una forza morale costruita giorno dopo giorno dal lavoro di Mihajlovic che si trasforma in gara in partecipazione collettiva alle situazioni di gioco. Basti pensare che due degli uomini chiave - Valdifiori e Ljajic - sono in pratica due scarti rispettivamente di Napoli e Inter, segno che qui il contesto e la bravura dell’allenatore permettono di valorizzare le qualità dei singoli. Alla fine si contano 23 conclusioni dei granata, un vero e proprio tiro al bersaglio. Con il Cagliari ridotto in 10, il Torino ha avuto il buon senso di gestire il finale di gara abbassando i ritmi e facendo accademia senza infierire.

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