Mihajlovic: «Torino, non devi abbassare la guardia»

L'allenatore serbo avvista i granata in vista della trasferta di Crotone : «Non sentitevi fenomeni»
Mihajlovic: «Torino, non devi abbassare la guardia»© LaPresse

TORINO - A Crotone per migliorare ulteriormente la classifica e dimostrare a se stessi di non essersi montati la testa. Sinisa Mihajlovic batte soprattutto su questi due tasti nella conferenza di presentazione della gara di domani. Da una parte il Toro, secondo migliore attacco del campionato (27 gol segnati ) dall’altra i calabresi con la peggior difesa in assoluto (24 gol presi). «Bisogna crescere anche dal punto di vista della mentalità. Vincere è difficile, confermarsi ancora di più. Anche perché poi le altre squadre ti affrontano in maniera diversa. Spero per i miei ragazzi che non cadano nel tranello per cui si sentano di colpo tutti fenomeni solo perchè vestono la maglia del Toro e si chiamano Belotti,vBenassi o Acquah. Mi auguro davvero che non succeda questo. Dobbiamo scendere in campo da Toro, dando l’anima, solo così potremo portare a casa una partita che sarà comunque difficile perchè i calabresi sono ultimi in classifica ma a livello di prestazioni hanno fatto bene in numerose partite». Dunque un Torino che dovrà fare attenzione a non cadere nell’errore della presunzione e non solo: «In effetti abbiamo lavorato molto nelle ultime settimane sulla necessità di saper leggere e gestire meglio le partite nei diversi momenti del match. Siamo cresciuti nel possesso palla e credo che questo lavoro darà ulteriori frutti. Se si tenesse conto solo dei primi tempi noi saremmo in testa alla classifica e il Crotone invece al quinto posto!». Evidente, dunque, quanto sarà delicato il momento dell’avvio della sfida, dove c’è il rischio concreto che Barreca non possa giocare per colpa della febbre. In questo caso toccherebbe a Moretti essere schierato come terzino sinistro. Con Mihajlovic anche Benassi e Acquah, al suo fianco, e il capitano dell’Under 21 spiega così il suo salto in alto sotto gli ordini del serbo: «L’aspetto su cui ho messo più attenzione in questi mesi è la cattiveria e l’aggressività nel recuperare il pallone. Per il mister è molto importante ed è una cosa che a me un po’ mancava. inoltre ora ho più libertà negli inserimenti senza palla per trovarmi in posizione più avanzata e a me piace molto trovarmi in quella zona». Ma la sintesi di questa vigilia è in questa frase do Mister Miha: «Se vinci hai fatto il tuo, se pareggi hai perso una occasione e se perdi è un disastro».

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