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TORINO - Mihajlovic avrà lavorato molto in questi giorni sulla testa dei suoi per evitare cali motivazionali. La trasferta di Crotone si presenta morbida. Dopo 1 punto nelle prime 9 giornate il Crotone ne ha fatti 4 nelle ultime 3. L'inversione di trend è da ricercarsi in alcune scelte radicali fatte da Nicola. La ritrovata competitività passa da una netta inversione di tendenza. La partita col Sassuolo (persa malamente nel finale) è stata l'ultima gara combattuta a viso aperto. Da allora Nicola ha deciso di difendersi nel folto della boscaglia per tendere poi improvvise imboscate a campo aperto. Una forma di brigantaggio calcistico che sta dando i suoi frutti. Il 4-4-2 ha il baricentro ben sotto la linea mediana del campo, ha ridotto del 30% il possesso palla e diminuito giocate palla a terra e cross, doppiando al contrario i passaggi lunghi. E' con questi nuovi dettami che con Fiorentina, Chievo e Inter la squadra calabrese è riuscita a stare in partita.
DOPPIO ACCERCHIAMENTO - In casa Toro l'esplosione di Belotti sta trascinando i compagni. Sa rientrare, aprire il gioco, creare spazi e combattere per il recupero palla: un aspetto chiave della stra-vittoria col Cagliari e, in generale del calcio moderno. Mihajlovic ha saputo trasmettere questa tensione agonistica ai suoi attaccanti che trasformano la fase offensiva in difensiva creando, insieme ai centrocampisti, un doppio accerchiamento in zona palla sull'avversario che prova a ripartire.
L'INTESA TROTTA FALCINELLI - Nicola dirà ai suoi di saltare questo accerchiamento con immediati lanci diretti a scavalcare il centrocampo. Trotta si sta dimostrando pedina fondamentale nel controllare questi passaggi nonostante non sia altissimo. Merita menzione pure Falcinelli che sa smarcarsi bene negli spazi ed è molto bravo ad attaccare la porta sui cross dal fondo. Inoltre sulle fasce il Crotone ha giocatori veloci pronti a buttarsi negli spazi.
LE APERTURE DI VALDIFIORI - Immagino che avrà molto spazio Valdifiori. Abbassando le due linee a 4 il Crotone rimarrà senza un centrocampista guastatore in grado di contrastare le linee di passaggio del faro granata così come successe col Cagliari. Sarà il vero valore aggiunto. La catena laterale dei calabresi opposta alla zona della palla non stringe molto per cui Valdifiori dovrà lanciare Ljajic da una parte e Iago Falque dall’altra nello spazio che si verrà a creare tra centrale e terzino sul “lato debole”.