Gran Torino con brividi: doppio Iago Falque e quartieri alti

Chievo battuto due a uno anche se i granata nel finale alleggeriscono troppo la pressione e subiscono il gol di Inglese e gli attacchi dei veneti che contestano l'arbitro su alcuni episodi. La squadra di Mihajlovic sale sempre di più, ma il tecnico alla fine è furioso
7. Un derby da ex. Il passato inciderà poco su questo derby della Mole. Sarà la prima da ex per Iago Falque (che ha giocato nella Juve nel 2008-09 e 2010) che si aggiungerà ai veterani Emiliano Moretti e Cristian Molinaro (infortunato). A questa “squadra” va aggiunto il vice-allenatore Attilio Lombardo, che con la Juve da giocatore nel 1995/96 e nel 1996/97 vinse un campionato, una Champions League, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa Italiana e una Europea. Nella Juve, un passato nelle giovanili del Torino per Kwadwo Asamoah© ANSA

TORINO - Il Torino vola sempre più in alto, verso l'Europa, grazie a uno stadio Grande Torino trasformato, proprio come vuole Mihajlovic, in un Fortino. E così contro il Chievo la squadra granata trova la quinta vittoria interna sulle sette complessive (doppietta di Iago Falque) e si piazza al 4° posto, in attesa di vedere come reagiranno Atalanta, Lazio e Napoli. La gens del Toro sogna anche perché più si avvicina il derby, calendarizzato per l'11 dicembre proprio in casa, e più il gruppo di Mister Miha vince e convince, consolidando un'autostima utilissima per pensare al futuro con lo sguardo cattivo che piace all'allenatore serbo. E' un momento d'oro per la squadra plasmata nel mercato dalla triade Cairo-Petrachi-Mihajlovc, capace al 14° turno, in attesa che giochi la Roma, di risultare la formazione capace di segnare più gol di tutti, addirittura 31.

 

IL MATCH - La pratica Chievo, copertissimo per volontà di Maran con il solo Pellissier schierato come unica punta, il Toro la sbriga poco dopo la mezzora quando al 35' Iago Falque insacca sul secondo palo un cross morbido e preciso di Barreca dalla sinistra mentre tre minuti dopo lo spagnolo si ritaglia uno spiraglio palla al piede nella zona destra dell'area e supera Sorrentino con un sinistro magico e vellutato che entra in porta vicino al palo lontano. Nel primo tempo grande pressione senza palla del Torino, bravo ad andare a cercare palla anche in quattro (!), e sussulto, prima della doppietta di Iago, al 13', quando Cacciatore spinge sul collo Ljajic in area con una vigorosa bracciata, disinteressandosi del pallone e innescando una reazione del serbo punita con un cartellino che poteva anche essere più colorato del giallo ma è anche vero che l'intervento del terzino era punibile con il rigore. Nella ripresa il Toro non gioca con la stessa determinazione e così il Chievo prende campo reclamando due rigori per falli di Barreca, entrata in scivolata su Cacciatore in ritardo e fallo di mano su colpo di testa di Pellissier ma l'arbitro Chiffi nega la concessione dei penalty. Miha non ci sta e così dopo venti minuti mette Boyé al posto di Iago e l'argentino serve quasi subito una palla deliziosa per Obi che, di sinistro, obbliga Sorrentino alla deviazione di pugno vicino al palo. A 5' dalla fine Inglese di testa conferma le sue doti aeree e le difficoltà della difesa granata e allora su angolo anticipa Boyé e segna il 2-1. Il Toro stringe i denti e all'ultimo secondo sfiora la terza rete con Zappacosta.

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