Il Torino si sveglia tardi, vince la Sampdoria 2-0

Gol nel secondo tempo di Barreto e Schick
Il Torino si sveglia tardi, vince la Sampdoria 2-0© LaPresse/Valerio Andreani

GENOVA - Dopo un pareggio e tre vittorie il Toro cade male a Genova, tra illusioni ed errori. Vince la Samp, più aggressiva, efficace, determinata e brillante: i gol nella ripresa, di Barreto a inizio ripresa e di Schick all’ultimo secondo, dopo che Orsato aveva annullato (giustamente) un gol in fuorigioco segnato da Maxi Lopez. I granata si svegliano troppo tardi, quando ormai la partita è compromessa. Belotti è in giornata no, Ljajic e Iago Falque viaggiano a intermittenza, mentre nel complesso la Samp gioca un’ottima partita, con ardore e lucidità tattica, gestendo con sagacia sia la fase offensiva sia quella difensiva. Un brutto modo, per il Toro, per celebrare i 110 anni di vita e per avvicinarsi al derby, domenica prossima. Per i blucerchiati, invece, continua un periodo decisamente positivo.

TRAVERSA DI IAGO - Il primo tempo si gioca a ritmi altissimi, con specialmente i doriani protesi al pressing a tutto campo, fin dall’inizio, anche se la prima occasione è granata: al 4’, con una sventola dal limite di Iago Falque, che si infrange sulla parte alta della traversa. I movimenti sulla trequarti di Fernandes, i tackle di Barreto, le discese di Pereira a destra e gli interscambi di Quagliarella e Muriel fanno correre (e a tratti anche ballare) i granata, che faticano a trovare varchi sulle fasce e trovano arabeschi sul prato solo a tratti, quando si innesca Ljajic. Iago Falque viaggia a intermittenza, Zappacosta spinge raramente, Barreca ha il suo daffare in copertura, mentre Baselli e Benassi devono badare innanzi tutto a mantenere gli equilibri, come Valdifiori. E, davanti, Belotti finisce sovente nella morsa di Silvestre e Skriniar. All’8’ Muriel tira male, alto, da ottima posizione, all’ingresso dell’area. Un fendente a lato di Quagliarella (più tardi pericoloso anche di testa, con una deviazione da angolo sopra la traversa) e un diagonale di Zappacosta parato da Puggioni sono le uniche note salienti di cronaca, all’interno di una frazione che comunque mette in evidenza due squadre votate all’offensiva, appoggiate su un gioco grintoso anche se non spumeggiante, e in cerca dell’azione perfetta per bucare le rispettive difese. La partita è piacevole, anche se lo 0 a 0 non si sblocca. Le difese tengono, per Hart e Puggioni i rischi sono minimi, anche se spesso si ha la sensazione che da un momento all’altro il risultato possa spaccarsi. Davanti alle panchine si agitano parecchio anche i due tecnici, con Giampaolo sovente in polemica con le decisioni arbitrali, e con Mihajlovic che al 20’ manda a scaldarsi Boyé e Acquah per scaricare nuove motivazioni sui titolari tra centrocampo e attacco.

RIPRESA - Si riparte nel freddo di Marassi, con un vento tagliente che sega le ossa. Nessun cambio dopo l’intervallo, e Toro subito pericoloso, come a inizio primo tempo. Stavolta al 3’, con Iago che innesca in area, seppur defilato, Ljajic, scattato a eludere la tattica del fuorigioco. Tiro volante in diagonale, ma Puggioni copre bene lo specchio e respinge. Poi, al 6’, il gol dei blucerchiati. Calcio d’angolo, mischia e rimpalli, quindi la giravolta in semiscivolata di Barreto, angolata, da posizione ravvicinata: granata lenti nella reazione davanti ad Hart, e fregati. Due minuti dopo Belotti devia di testa fuori, in precario equilibrio, al primo tentativo di cercare il pari. Ma al 15’ è ancora la Samp, sull’onda dell’entusiasmo, a sfiorare il raddoppio: punizione di poco alta di Muriel. Il Toro non riesce a emergere, i liguri restano più determinati e in palla, aggressivi e rapidi. La fase offensiva granata non incide, a livello di estro la squadra di Mihajlovic mostra limiti e scompensi. Valdifiori non illumina, gli interni trovano pochi spazi, Belotti gira a vuoto e sulle fasce Zappacosta e Barreca non sfondano. Intanto Giampaolo effettua il primo cambio: esce Fernandes, entra Linetty, con Praet spostato sulla trequarti.

MAXI ANNULLATO - Al 24’ il Toro, finalmente più arrembante, sfiora davvero il pari: cross di Iago dalla trequarti e testa angolata di Belotti, con ottima parata in tuffo di Puggioni. Miha cambia modulo e inizia ad accarezzare il 4-2-1-3: dentro Boyé per Benassi, con Ljajic sulla trequarti. Adesso il Toro preme con continuità, mentre al 32’ Orsato allontana Giampaolo per ennesime proteste. A 11’ dalla fine entra Maxi Lopez per Falque: ormai è un 4-2-4 il modulo granata, con la Samp schiacchiata davanti a Puggioni, capace di cercare solo a tratti il contropiede. Il dominio del Torino diventa evidente, ma i doriani sono abili a chiudere gli spazi. Entrano ancora Alvarez per Praet e Acquah per Baselli. E quando Maxi Lopez segna, al 44’, di testa, su cross dalla trequarti di Zappacosta, l’arbitro annulla per fuorigioco: di poco, ma c’è. Ultimo cambio, Schick per Muriel. E ultimi attacchi granata. Vani. Vince la Samp, che al 49’ trova anche il 2 a 0, col Toro ormai sbilanciato: segna proprio l’ultimo entrato, a tu per tu con Hart. Giampaolo vola verso il prossimo incontro con la Lazio col sorriso sulle labbra. Miha verso il derby con tanta rabbia in corpo.

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