Mihajlovic: «Non mi pento dei cambi: il Toro pensa sempre a vincere»

Il tecnico: «Per 83 minuti è stata una partita equilibrata. Non ho visto differenze tra la mia squadra e la Juve»
Mihajlovic: «Non mi pento dei cambi: il Toro pensa sempre a vincere»© Marco Canoniero

TORINO - "Sull'1-1 pensavo non solo di non perdere, ma di poter vincere: non mi pento dei cambi, la mia squadra deve sempre pensare alla vittoria". Sinisa Mihajlovic non ha rimpianti per la sconfitta nel derby, anche se parla a Sky di "processo di crescita che dobbiamo ancora compiere", dopo l'1-3 con la Juve. "Fino all'83' è stata una partita equilibrata, giocata alla pari e a viso aperto - ha aggiunto il tecnico del Torino a Mediaset Premium - Anzi, forse meritavamo qualcosa in più noi, però non dobbiamo dimenticarci che la Juve è la squadra che è stata costruita per vincere il campionato e la Champions. Oggi non ho visto differenze tra le due squadre, sono orgoglioso di quello che hanno messo in campo i ragazzi: purtroppo, quando affronti questi avversari, se non sfrutti le occasioni e se commetti qualche imprecisione alla fine vieni punito. Ma ai giovani di questo Toro bisogna anche dare il tempo di sbagliare". 

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COMPLIMENTI A BELOTTI - "Non ho mai pensato di gestire il pareggio: se avessi voluto pareggiare non avrei messo quattro attaccanti", ha anche detto Mihajlovic. "Io volevo vincere e la mia squadra deve sempre avere questa mentalità. Non mi accontento di pareggiare nemmeno con la Juventus, anche se la Juventus è la favorita. Belotti? Per il suo modo di giocare è il giocatore ideale per questa squadra. E se continuerà a crescere così penso che sarà il giocatore ideale per qualsiasi squadra al mondo. Noi speriamo di tenercelo finché potrà, o almeno finché ci sarò io". 

VALDIFIORI - «C'è grande delusione in tutti noi: sull'1-1 abbiamo avuto tre o quattro occasioni per passare in vantaggio ma non siamo riusciti a sfruttarle. Abbiamo giocato da Toro e non volevamo accontentarci del pareggio: il mister ha provato a darci ancora più fiducia con i cambi, ma il gol di Higuain ci ha tagliato le gambe. Il dispiacere è forte: abbiamo messo in campo il cuore e speravamo finisse in modo diverso. Se giochiamo da Toro, se lottiamo tutti insieme possiamo mettere in difficoltà anche una grande squadra come la Juve: oggi lo abbiamo dimostrato. Resta la consapevolezza di aver perso giocando a calcio: tocca accettare il risultato, seppure a malincuore. Gli applausi dei tifosi alla fine però ci danno morale, vuol dire che hanno capito che abbiamo dato tutto. Ora pensiamo subito al Napoli: in settimana analizzeremo le cose buone e gli errori commessi nel derby e prepareremo al meglio la sfida di domenica prossima».

ROSSETTINI - «Siamo consapevoli di aver disputato una grande sfida ma tra di noi non può che esserci un’enorme delusione. Pensavamo di poter far nostra la partita ma alcuni episodi ci hanno punito. Nel primo tempo abbiamo fin da subito cercato di imporre il nostro gioco e di aggredirli per non farli giocare. Nonostante le tante energie spese, nella ripresa non siamo calati, anzi sull’1-1 abbiamo avuto le occasioni per andare in vantaggio. Purtroppo però ci hanno punito due occasioni favorevoli alla Juve. C’è un forte rammarico per il risultato finale e ci dispiace molto non aver potuto regalare la vittoria nel derby a questa splendida gente che ci ha sostenuto fino alla fine. Dobbiamo però imparare da queste partite e saperci rialzare per migliorare ancora. La mia prestazione? Sono molto contento perché sono tornato a fare il centrale difensivo, ruolo che sento mio. C’è un buon affiatamento con i compagni, fondamentale per interpretare al meglio tutte le situazioni di ogni match». 

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