Mihajlovic difende la squadra: «Torino da rispettare»

Il tecnico: «Si può chiedere a un gruppo di andare oltre le proprie qualità e possibilità ma non si può condannare e criticare se non ci riesce»
Mihajlovic difende la squadra: «Torino da rispettare»© www.imagephotoagency.it

TORINO - Mihajlovic dopo la rabbia per il pareggio interno con il Milan offre più che una fotografia una Tac per la specificità dell’analisi. «Voglio dire innanzitutto che i primi a essere dispiaciuti per i punti persi siamo la squadra e il sottoscritto. Però bisogna essere onesti e realisti. Io per carattere e ambizione cerco sempre di alzare l'asticella per cercare di stimolare la crescita. E si può chiedere a un gruppo di andare oltre le proprie qualità e possibilità ma non si può condannare e criticare quel gruppo se non ci riesce. Perché gli abbiamo chiesto qualcosa che non è normale. Si può criticare se gioca male, non si impegna o sbaglia approccio ma questo non è il caso del Toro. Il campionato è un buon campionato e a tratti anche ottimo: record i punti, maggior numero di gol fatti nei primi tempi, ottimo rendimento in casa anche se dobbiamo migliorare in trasferta dove solo il Napoli ci ha messo sotto. E’ vero che abbiamo perso 12 punti facendoci rimontare, forse potevamo fare qualcosa di più con Sassuolo e Samp ma fa parte del valore complessivo di questa squadra che è stata costruita per avvicinarsi alle zone alte della classifica, divertire il pubblico e rappresentare i valori che sono nel Dna del Toro e lo sta facendo. E se questa squadra non riesce a gestire certi momenti è per il gap che ha di personalità rispetto a certi avversari. E questo non è una accusa ma un dato di fatto».

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«Sì, siamo più bravi ad attaccare che a difendere certe situazioni e ci stiamo allenando in questo, con alcuni accorgimenti che proviamo in settimana. L’obiettivo ora è restare nelle zone alte, cercare di fare più punti nel girone di ritorno rispetto all’andata. Ma in questo momento le squadre che ci sono davanti ad eccezione dell’Atalanta sono più attrezzate di noi. E se sono davanti a noi non c’è nulla di strano, sarebbe strano il contrario. Se partiamo dall’inizio, da giugno, abbiamo venduto i 4 giocatori forse migliori Maksimovc, Glik, Bruno Peres e Immobile, è arrivato un nuovo allenatore che ha cambiato sistema di gioco, sono arrivati un sacco di nuovi calciatori e se analizziamo tutto non è così scontato ciò che abbiamo ottenuto. Analizziamo la rosa. Hart è il portiere della Nazionale inglese ma deve conoscere la serie A per cui all’inizio ha commesso anche qualche errore ed era normale. Zappacosta l’anno scorso è stato più quello che non ha giocato di quello che ha giocato. Rossettini credo che sia una delle sue migliori stagioni in A. Castan lo abbiamo preso che da due anni non giocava ed è andato bene anche se ha sbagliato qualche partita. Barreca è diventato titolare dopo il debutto assoluto in A. Valdifiori si esprime su questi livelli buoni dopo che era un anno in cui non giocava. Baselli e Benassi un po’ giocavano e un po’ e comunque hanno fatto 4/5 gol e degli assit. Iago Falque non giocava da un anno. Ljajic l’ultima stagione disputata con continuità l’ha fatta alla Fiorentina ma vedrete che alla fine andrà in doppia cifra sia come gol che come assist».

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«Belotti è forte, parlano per lui i gol che però realizza per il lavoro e il gioco che esprime la squadra, non è Maradona che ne scarta 4 da solo e poi la mette dentro. Abbiamo preso Iturbe che non è Messi o Ronaldo e non gioca da due anni, non si può metterlo in croce dopo una partita. Lasciamo che Carlao capisca cosa è la serie A. De Silvestri è reduce da un infortunio grave, Boyè e Lukic hanno qualità ma sono giovani. Abbiamo vinto quasi tutte le scommesse. Per cui dico che ci sono state troppe critiche. Non dimentichiamoci chi siamo. Avevo detto che dovevamo andare in Europa in due anni, cercando di farlo già alla prima stagione, ed è quello che stiamo provando a fare. E continueremo a farlo. A Bologna come sempre per vincere e se ci sarà un rigore da tirare lo farà chi se lo sente tra i rigoristi. Pure Ljajic? Sì, pure lui, anche Belotti è tornato a tirarli dopo aver sbagliato. Non so ancora chi giocherà in attacco tra Boye, Iturbe e Maxi Lopez che ha ancora la "lavatrice" addosso»

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