TORINO - Ci sta tutta l’ipotesi che Obi, per certi aspetti fin a sorpresa, sia convocato per la trasferta di Empoli, al momento per la panchina. Lo si preannunciava sul giornale di ieri mattina, se ne è avuta la certezza ore più tardi. D’altra parte l’ottimismo e il sospiro di sollievo dispensati dal nigeriano in questi ultimi due giorni non solo avevano trovato un’eco lontana in sede di calciomercato, a Milano, in occasione della giornata di chiusure delle trattative, ma hanno tirato un po’ su di morale pure Mihajlovic, e rallegrato i compagni del centrocampista. Perché anche loro erano rimasti senza parole, diciamo così, di fronte all’uscita di scena anticipata di Obi, nel primo tempo del match contro l’Atalanta: pareva subito un grave infortunio muscolare, l’ennesimo.
Quanto a Sinisa: nell’ultimo periodo ha sovente ritenuto il nigeriano più portato a interpretare la doppia fase con dinamismo spinto, rispetto a Baselli (di sicuro più tecnico e dotato di maggiore qualità nel fraseggio, ma talora leggerino nel corpo-a-corpo e nell’aggressività). Per cui l’idea di poter perdere Obi per una ventina di giorni o più, di nuovo, era una prospettiva che indubbiamente faceva fremere il tecnico serbo, già per nulla rassicurato dal mercato cairota: vedi il signor Nessuno acquistato per rinforzare la mediana.
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