Torino, Cairo non demorde: «L'Europa è ancora possibile»

«C'è ancora spazio per fare bene: ma dobbiamo giocare 15 partite alla grande» dice il presidente, che poi aggiunge: «I rigori sbagliati? Cinque punti in meno»
SOCIETA' AMBIZIOSA - L'esempio del campo aveva indotto perfino Cairo a uscire allo scoperto sbilanciandosi© Marco Canoniero

TORINO - "L'Europa è un obiettivo, l'ha detto anche Mihajlovic in conferenza stampa ed è l'obiettivo, diciamo, della sua permanenza con noi. Ha un contratto biennale, che potrebbe essere chiaramente prolungato, rinnovato, però Mihajlovic quando arrivò disse: 'io mi pongo l'obiettivo di ritornare in Europa in questi due anni'". Cosi, Urbano Cairo, presidente del Torino, è intervenuto a 'Tutti convocati', su Radio 24, a proposito delle ambizioni di ritorno in Europa del suo club. "Se ci si riesce al primo anno ad andare in Europa, meglio, altrimenti l'obiettivo diventa biennale - aggiunge Cairo -: ce lo siamo posti e lo manteniamo".

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I RIGORI SBAGLIATI - "Li avessimo realizzati - continua il presidente a proposito dei tanti tiri dal dischetto sbagliati - avremmo probabilmente cinque punti in più e saremmo molto più vicini a un eventuale sesto posto in classifica. Però, insomma, succede. I rigori purtroppo si sbagliano, non bisogna colpevolizzare nessuno, ci mancherebbe altro, perché tutti sbagliano, però certo ci hanno penalizzato". Cairo, poi, prosegue: "Secondo me c'è ancora tutto lo spazio per fare molto bene. Poi, Europa o no, diventa difficile per me dirlo oggi, ma certamente c'è tutto lo spazio per fare ancora le ultime 15 partite alla grande e ottenere risultati. L'importante è affrontarla una alla volta".

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