Mihajlovic ha bisogno che Valdifiori torni leader del Torino

Lunga seduta di lavoro alla Sisport, ieri: esaminati gli errori di Roma e le carenze di personalità. Il regista prenota il rientro: ma dovrà mostrare un surplus di ferocia
Mihajlovic ha bisogno che Valdifiori torni leader del Torino© LaPresse

TORINO - Ripresa degli allenamenti alla Sisport, ieri a porte chiuse, e lunga sessione di lavoro pomeridiana, incentrata su aspetti tecnico-tattici. Mihajlovic ha esaminato con i giocatori gli errori e le carenze di personalità visti a Roma, domenica scorsa. Il succo: la disfatta nella Capitale deve rappresentare un punto di non ritorno, e far aumentare nella squadra la voglia di cercare un riscatto in occasione della prossima trasferta. Sicuramente improba, a Firenze, lunedì prossimo: ma non certo impossibile. Sinisa recupera Valdifiori, fermato nella scorsa settimana da un infortunio alla caviglia. Nei piani del tecnico, il rientro del regista titolare, con il giovane Lukic pronto alla bisogna, dovrà garantire un innesto di qualità ed esperienza, ma anche un’iniezione di carattere: Mihajlovic ha bisogno che in momenti tanto delicati Valdifiori torni a essere un chiaro punto di riferimento per tutti, in mezzo al campo. E non soltanto per ragioni meramente tecniche, legate alla sua qualità nel disegnare le geometrie del gioco. All’ex napoletano si chiede un surplus di ferocia nella doppia fase, accompagnato dall’intensità di Benassi.

Mentre si ripropone fin d’ora il ballottaggio tra Acquah e Baselli, anche in considerazione della non certo eccelsa prova del centrocampista italiano contro la Roma. I problemi, nelle scelte, continuano invece ad allargarsi in difesa. Ajeti sta meglio, dopo i problemi a un polpaccio accusati nella scorsa settimana, mentre anche ieri Castan e Rossettini hanno lavorato a parte. Il loro recupero in vista di lunedì è ancora in bilico. Restano invece tra i lungodegenti il difensore Carlao e il centrocampista Obi. Stando così le cose, al fianco di Moretti a Firenze potrebbe rientrare proprio l’albanese, anche se De Silvestri (spostato forzatamente nel cuore della difesa, a Roma) ha dimostrato di poter rappresentare pure lui una soluzione, in casi di emergenza. Rossettini pare avere maggiori speranze di rientrare in tempo, rispetto a Castan. Ma è prematuro esprimere certezze, in considerazione degli alti e bassi che i due difensori hanno incontrato durante il lavoro di recupero in queste ultime settimane, tra illusioni e ricadute.

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