Mihajlovic: «Credo ad un Toro con il record»

Il tecnico lancia Boyé al posto di Ljajic contro la Fiorentina
Mihajlovic: «Credo ad un Toro con il record»© Marco Canoniero

TORINO - Mihajlovic ha la stessa voglia di Toro del primo giorno, di chiudere la stagione col record granata nell’era dei tre punti, lavora con il club per trovare i giocatori del prossimo anno, ha deciso di lanciare Boyé per Ljajic nella gara di domani sera a Firenze e poi fa sapere a chi lo ha attaccato in maniera personale cosa pensa delle sue critiche e del concetto di “palle”.

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CREDO NEL TORO
«Ho letto in questi giorni tante cose brutte. Pare che all’improvviso qui a livello di società e squadra ci siano solo macerie ma non si deve esagerare non è così. C’è una flessione di risultati ma la squadra è in ripresa e i risultati arriveranno. Sarà una delle stagioni migliori dell’era dei tre punti anche se non entreremo in Europa League. La squadra è stata costruita per attaccare, per qualità dei giocatori abbiamo un paio di moduli a disposizione e caratterisitche positive e non dobbiamo avere paura e tornare indietro. Dobbiamo migliorare per avere una base soldia per il prossimo anno. Squadra e società sono corpo unico. La Fiorentina è pericolosa in attacco e non fortissima in difesa e in Europa League ha subito un black out di 20 minuti che gli è costato carissimo ma di questo noi ce ne intendiamo... Vorranno vendicare il ko dell’andata e dare una vittoria ai tifosi.  Io dico che il nostro stimolo ora è fare il maggior numero di punti nella storia del Toro con i tre punti e alla fine sono convinto che sarà una stagione positiva, anche grazie ai giovani che avremo lanciato. I dati della partita di Roma, 4 tiri da lontano a parte che sono diventati gol, dicono che  noi siamo stati superiori ai giallorosso. La squadra è in flessione di risultati, non di  prestazione. Recentemente solo a Bologna abbiamo fatto male. Comunque io ho voglia di Toro come il primo giorno».

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RANIERI VERGOGNA
Invitato a commentare l’esonero del tecnico che l’anno scorso ha catalizzato l’interesse del mondo calcistico con lo scudetto vinto con il Leicester, permette a Mihajlovic di esprimere questo pensiero netto: «L’esonero di Ranieri è una vergogna. Dovrebbero stare sino a fine anno senza allenatore. Questo to fa capire che anche gli inglesi si stanno italianizzando. Mi spiace dal punto di vista umano, Claudio è un mio amico e una persona perbene. Ha ragione il Trap: gli allenatori si dividono tra quelli che sono stati esonerati e quelli che lo saranno».

PENNA MANGANELLO
Alla fine della conferenza chiarisce così il proprio pensiero su un recente attacco mediatico personale: «Come vedete sono sereno e come dico ai giocatori bisogna accettare le critiche. Anche se arrivano da chi dimostra di non capire niente di calcio o non ha mai dato un calcio a un pallone. Ma offese no. Io non sono un uomo che porge l’altra guancia. C’è un giornalista noto che ha detto su un sito del Toro delle cose che sicuramente non gli fanno onore. Nessuno può dire che questa squadra non si impegna, non suda: basta vedere gli allenamenti che facciamo. Nessuno può definire i miei giocatori branco di mammolette, fantasmi o peggio di paracarri e uomini senza dignità.  Queste sono offese. E voi sapete che le parole sono importanti, soprattutto per chi le usa di mestiere. Le violenze non sono solo quando uno alza le mani ma anche quando usa la penna come un manganello. Se c’è uno che dice che non ho palle e racconto palle allora si vede che non mi conosce e a quel punto forse è meglio che continui a non conoscermi. Ma io sono certo di averle le palle E quello che ha scritto queste cose, se ce l’ha, è meglio che me le dica in faccia queste cose invece di nascondersi dietro una tastiera facendo il bulletto ma ne dubito che possa succedere».

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