Torino | Ljajic e Belotti: quelle “veloci” da urlo

Bacconi: «Ho allenato il serbo all’Inter. Sa leggere nel futuro: come Belotti. E vi racconto anche di Cristiano Ronaldo: segna pure al buio»
Torino | Ljajic e Belotti: quelle “veloci” da urlo© ANSA

TORINO - Ho allenato Ljajic all’Inter e so quanto siano utili per un centravanti le sue qualità balistiche sui calci da fermo. Soprattutto per quelli che hanno nel sangue il timing e il terzo tempo, come Icardi e Belotti. C’è una pubblicazione scientifica della School of Sport and Exercise Sciences University John Moores di Liverpool che dimostra che gli atleti di élite si differenziano dalla massa per le loro capacità predittive. Cioè il saper percepire e decodificare in anticipo quello che sta succedendo. C’è un video impressionante che io uso spesso nei miei corsi di Calcio 4D (le 4 dimensioni spazio-temporali del calcio). È una sperimentazione fatta con Cristiano Ronaldo, che deve fare gol al buio su un calcio d’angolo battuto da un estraneo. I fari si spengono al momento della battuta, ma la sua attenzione selettiva gli permette di massimizzare l’interpretazione del linguaggio del corpo del giocatore calciante (ondulazione delle spalle, basculamento del bacino, slancio della gamba calciante, inclinazione del piede al momento del contatto col pallone). Ronaldo riesce a intuire da queste informazioni le coordinate della traiettoria della palla (direzione, curva della parabola, velocità), così da arrivare nel punto di caduta del pallone coi tempi giusti. E fa gol.

COPPIA TORO - C’è insomma un’attività percettivo-cognitiva (il lato invisibile del calcio) che è fondamentale e consente al giocatore di arrivare all’esecuzione corretta ed efficace (il lato visibile). Questa perfezione si raggiunge col tempo e con l’allenamento (fattori estrinsechi), unitamente alle qualità individuali (fattori intrinsechi). Ljajic e Belotti sfruttano le loro capacità intrinseche che, unite ai fattori allenanti, permettono di arrivare a quella perfezione che si vede in certe esecuzioni tecniche coordinate: come i gol che qui analizziamo (al Palermo, al Genoa e all’Empoli).

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