Torino, ora Gustafson può sperare di restare

Non giocava mai, la svolta da Toro-Pescara in avanti. «Adesso sono sulla strada giusta e sono convinto di poter dare molto di più»
Torino, ora Gustafson può sperare di restare© LaPresse

TORINO - Un avvio di gara un po’ timido, quindi una graduale presa di confidenza maturata grazie a una serie di contrasti utili e passaggi intelligentemente recapitati ai compagni: buona la prima dall’inizio, per Samuel Gustafson, il centrocampista prelevato in estate dall’Hacken - dove è nel frattempo approdato Alexander Farnerud - che contro il Palermo si è levato la soddisfazione di scendere in campo dal 1’ in campionato davanti ai propri tifosi. Dopo che sempre al Grande Torino, ma in Coppa Italia, aveva già avuto da Sinisa Mihajlovic una maglia da titolare.

PRESSIONI - E, anche per non sottoporlo a eccessive pressioni, ancora nello stadio di casa il tecnico serbo lo aveva fatto esordire in assoluto in granata, facendolo subentrare a inizio ripresa al posto dell’infortunato Obi nella sfida prima dominata, e poi quasi buttata via al cospetto del Pescara. «Domenica contro il Palermo ho disputato la mia prima gara dall’inizio: è stato un momento speciale - ha confidato Gustafson a Torino Channel -. Sono contento per la prestazione, ma penso di poter dare ancora di più, al Toro

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