Torino, Castan al rientro: con lui la difesa difendeva

È assente da oltre due mesi e si candida per tornare con l'Inter. Nella squadra granata nessuno possiede l'esperienza, la personalità, la saggezza tattica e le doti tecniche del brasiliano
Torino, Castan al rientro: con lui la difesa difendeva© Marco Canoniero

TORINO - Esiste un Toro con Castan e un Toro senza Castan: come una moneta, la squadra ha due facce diverse, a seconda della presenza o meno del difensore brasiliano. I dati nell’infografica in alto parlano chiaro: la media dei punti conquistati è molto più alta (il doppio) nelle partite in cui Castan ha giocato dal primo minuto, così come si abbassa sensibilmente la media dei gol subiti. Considerato ciò, per Sinisa è sempre più importante ritrovarlo, per ridare equilibrio a una difesa stanca e incerta, anche se purtroppo Castan è reduce da diversi infortuni e ricadute che ne hanno compromesso la presenza da 2 mesi abbondanti. Il 24 ottobre si era fermato per un affaticamento muscolare che lo aveva tenuto lontano dal campo per due match; poi a gennaio un infortunio al bicipite femorale (con ricadute e nuovi guai) lo ha messo ko per una sessantina di giorni (e 8 partite), a cui si è aggiunto durante il recupero un nuovo affaticamento muscolare.

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QUATTRO MESI OK, MA POI… - Nonostante il rientro nel calcio giocato dopo l'ormai lontana operazione al cervello, questa è stata un'annata sulla giostra per l'ex romanista, che di fatto non è ancora sceso in campo nel 2017 dopo 4 mesi più che promettenti. Ora però sembra finalmente pronto a tornare in sella e riprendersi il posto da titolare, dopo che lunedì sera contro la Lazio ha riguadagnato la panchina: potremmo quindi vedere riproposta presto, quasi certamente già contro l'Inter, la coppia di centrali formata da lui e Rossettini, che aveva fatto decisamente bene nella prima parte della stagione. L'allenamento di ieri ha evidenziato la grande carica di Castan, che ha fatto di tutto per mettersi in mostra. Mentre Mihajlovic, in compagnia del ds Petrachi, continuava a sferzare i suoi per avere più grinta e cattiveria agonistica. Pur tra molte assenze, la partitella è stata intensa e ha fatto emergere il carisma proprio di Castan e di Maxi Lopez.

DOTI UNICHE, NEL TORO - I tifosi hanno sempre ammirato e apprezzato la grande forza di volontà, le determinazione e l'intraprendenza del difensore brasiliano: che conosce l’arte del tackle, sa giocare d’anticipo, non arretra quando invece occorre affrontare l’avversario (vedi il gol di Keita), ha esperienza da vendere, possiede la personalità necessaria per guidare il reparto e non a caso era, prima dell’operazione al cervello, uno dei migliori difensori d’Italia (parlano i dati nella Roma; e riparlano le buone prove offerte nel Toro, dove è rinato).

LA SVEGLIA DEL CARCERE - Intanto ieri, invece della ventina di tifosi presente in Sisport, a dare una “svegliata” al Toro sono stati i ragazzi del carcere minorile Ferrante Aporti, adiacente al campo di allenamento: sono stati infatti loro a ricordare alla squadra le tre pere prese dalla Lazio, suonando una specie di carica in vista della partita contro l’Inter. Perché la modesta prestazione vista a Roma non si ripeta anche sabato. Oggi pomeriggio si svolgerà un allenamento tecnico-tattico a porte chiuse; Obi ieri ha continuato il lavoro personalizzato in palestra, mentre Avelar ha ancora svolto un programma specifico.

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