Torino, Mihajlovic dovrà curare la testa come le fasce

Il Crotone è temibile sulle corsie laterali e ha forti motivazioni di classifica: si gioca su due fronti
Torino, Mihajlovic dovrà curare la testa come le fasce© www.imagephotoagency.it

TORINO - Per il Crotone, il trapasso dal 3-4-3 di Juric all’attuale 4-4-2 non è stato indolore ed è passato attraverso tante difficoltà, dalla luna inagibilità del proprio stadio alla inopinata cessione a gennaio di Palladino, l’unico giocatore di spessore per la categoria che aveva. Ma Nicola e il suo staff hanno sempre continuato a lavorare con coraggio portando avanti un programma che sviluppasse in parallelo le idee di gioco e la crescita tecnica dei singoli. Il crollo dell’Empoli e il doppio successo con Chievo e Inter hanno ora messo su questo percorso, comunque virtuoso, un surplus di entusiasmo e convincimenti. Il Torino si trova anch’esso in un buon momento, pur non avendo le stesse stringenti necessità di classifica. Il definitivo traghettamento di Ljajic dalla periferia al cuore del gioco ha convinto Mihajlovic a mettere in soffitta quel 4-3-3 che tante gioie aveva dato nel primo terzo di campionato ma che altrettanti scompensi aveva creato successivamente. A Cagliari la squadra è piaciuta per la compattezza in mezzo.

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Nell’azione del 3-1 si vede la densità alta del Torino: Baselli per terra dopo essersi immolato per il recupero del pallone. Acquah pronto ad alimentare la ripartenza, sostenuto da un nugolo di compagni, con Belotti già pronto ad attaccare la profondità danzando sul filo del fuorigioco. L’assenza del ghanese dovrebbe rimettere in pista Benassi al fianco di Baselli. Sappiamo quanto l’ex interista sia bravo negli inserimenti ma il Torino perderà qualcosa in fase di contrasto. Per questo Sinisa potrebbe rinunciare ad un attaccante esterno per rimettere, alle spalle delle due mezzali, un uomo d’ordine. Ma attenzione agli effetti collaterali di un altro eventuale cambio di modulo. Se è vero che con il 4-3-1-2 il Toro avrebbe due terminali offensivi davanti a Ljajic (il secondo potrebbe essere Maxi), è anche vero che lascerebbe al Crotone la superiorità numerica sulle fasce: e i calabresi sviluppano proprio sulle corsie esterne le loro combinazioni più interessanti. Rohden, a destra, e Stoian, a sinistra, sono bravi ad accentrarsi sull’arrivo dei terzini andandosi ad inserire negli interstizi tra esterni e interni. Anche Falcinelli e Trotta sono temibili soprattutto per la loro complementarietà, bravi ad alternarsi nei movimenti sul “lungo” e sul “corto”. Sinisa se da una parte dovrà essere bravo a schierare la squadra con l’assetto più logico, dovrà essere addirittura formidabile nel dare ai suoi la carica emotiva dei rivali.

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