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TORINO - «Andrea Belotti? E’ pronto per una grande». Il calcio europeo chiama il Gallo e il compagno Iago Falqué lo consacra. Il tutto mentre i tifosi sperano che resti ancora in maglia granata, ovviamente, per puntare sempre più in alto. La clausola dell’attaccante è di 100 milioni ma vale solo per l’estero. L’intervista del granata, ex bianconero (settore giovanile, ha vinto il Viareggio), a Cadena Ser: «Il Toro è una squadra di qualità, con due vittorie in più potevamo lottare per l’Europa… Faremo il meglio in questo finale, sperimentando anche nuovi moduli. Abbiamo il derby con la Juventus, quindi dobbiamo stare concentrati fino in fondo. I bianconeri hanno l’impegno contro il Monaco, speriamo si stanchino un po’. Da tempo non perdono a casa loro, allo Stadium… Noi ci proveremo. Mihajlovic è un allenatore di valore, è il contrario dei difensivisti italiani, gli piace giocare all’attacco. E abbiamo Belotti bomber: vogliamo aiutarlo a conquistare il titolo di capocannoniere, che è importante. Ha fatto 25 gol in campionato, è titolare con l’Italia. E’ un “animale” del gol. In Italia non è facile segnare, qui è più complicato rispetto alla Spagna. Quello che sta facendo è merito suo e del gruppo, è forte fisicamente, sbaglia poco e la mette sempre dentro, vede la porta come pochi. Sicuramente è pronto per una grande, nel futuro. Ha una clausola alta, ma questa è una formula usata anche per mettere pressione… Il derby di Madrid in Champions? Non c’è favorito tra Real e Atletico. La Juve è competitiva al massimo, per il Monaco sarà difficile. Pjanic è migliorato anche difensivamente, a Torino ha compiuto il salto di qualità in una squadra che vince sempre. E’ tra i migliori centrali al mondo secondo la mia opinione. Bonucci? Visto col Barça è un top. E’ a livello altissimo, come il mio ex compagno alla Roma Miralem. Anche offensivamente. Ha un’accelerazione incredibile, ha personalità, gioca la palla, difende, conclude. Che qualità, è anche lui tra i migliori. Per quanto riguarda la mia condizione, sto bene. Anche Deulofeu e Callejon però stanno andando al massimo in Italia. La posizione è la stessa e c’è concorrenza per ottenere la maglia della Spagna; è complicato, sì».