Torino, Mihajlovic: «Derby con la Juventus è sfida tra popolo e padroni»

Il tecnico: «Belotti deve incidere il suo nome su questa gara. Ha il volto degli eroi antichi del Toro, ci deve trascinare»
Torino, Mihajlovic: «Derby con la Juventus è sfida tra popolo e padroni»© www.imagephotoagency.it

TORINO - Domani sera Sinisa Mihajlovic affronterà il terzo derby da tecnico granata, dopo la sconfitta e il pareggio della passata stagione. «Non è il momento migliore per affrontare tre gare in sei giorni, per di più contro squadre forti - attacca l’allenatore serbo - Alcuni elementi sono tornati da un infortunio, altri hanno giocato poco. Quando vinci, come stiamo facendo noi, dipende comunque tutto dalla testa. Il successo di Udine, in tal senso, ha levato ansia in vista del derby, la stanchezza si fa sentire meno. Noi siamo meno abituati a giocare ogni tre gironi rispetto alla Juve, ma se vorremmo andare in Europa ci dovremo abituare. I bianconeri da sei anni a questa parte sono i più forti d’Italia: Dybala è il miglior giocatore del campionato, Higuain un realizzatore fantastico, Mandzukic un lottatore, Cuadrado ha qualità e fantasia, senza dimenticare Pjanic… La partita è molto difficile, per noi, ma anche per loro. La Juve ha i suoi campioni, il Toro però ha Belotti, Ljajic, Niang, Iago e Baselli. Giochiamo per vincere, forti anche di una buona classifica. Belotti, in particolare, deve incidere il suo nome su questo derby. Ha il volto degli eroi antichi del Toro, ci deve trascinare».

SENZA PAURA - Questa, per Mihajlovic, è la strada da seguire per puntare all’Europa League: «Dobbiamo fare 15 punti in più rispetto a scorso anno». Per la classifica e soprattutto l’autostima, in tal senso sarebbe importante che qualche punto arrivasse nel derby. «Walt Disney diceva: se puoi sognare, puoi farlo. Vogliamo realizzare il nostro sogno. Ogni partita è diversa dalle altre: questa è una sfida tra popolo e padroni, tra passione e ragione, tra colori e bianco e nero. Non esiste altro derby con tante differenze come tra Toro e Juve. Bisogna giocare senza paura e metterci gli attributi. Dovremo sfruttare le occasioni ed essere concentrati in difesa. Dobbiamo giocare da Toro nello stadio della Juve. In proposito lo Stadium ha un ottima acustica, e “serbo di merda” non è tanto una offesa rivolta a me, quanto a tutto un popolo».

LJAJIC E NIANG - Tra i singoli, Mihajlovic insiste soprattutto su Ljajic e Niang: «Adem ha trovato continuità di rendimento e non credo abbandonerà più la strada presa, mentre Niang deve ancora crescere sotto ogni punto di vista. Anche lui allenandosi e giocando, arriverà a darci quanto mi aspetto da lui. Per questo, domani, scenderà in campo dall’inizio Chiudo dicendo che questa volta spero di non arrabbiarmi, nel derby. Anche perché adesso c’è il Var: spero inizino ad usarlo anche per noi».

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