Pagelle Torino: Belotti leone in gabbia, Niang irrita

Oltre a Sirigu, solo Lyanco eccelle.Ljajic però lotta e si rende pericoloso. N’Koulou tiene botta, Ansaldi fatica
Pagelle Torino: Belotti leone in gabbia, Niang irrita© www.imagephotoagency.it

SIRIGU 7.5 Evita una goleada da record della storia del calcio: parliamone. Senza colpe sui primi 2 gol: nei fatti, fucilato da un plotone di esecuzione. E pochi minu- ti prima del 2 a 0 era volato bene su un tiro a giro di Pjanic. Smanaccia il 3 a 0. Poi, tra Benatia, Mandzukic, Douglas Costa e compagnia, subisce un bombardamento: replica con 5 miracoli veri, in tuffo. E' impossibile farli, però, su 4 a 0 di Dybala.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

DE SILVESTRI 5.5 Ha davanti Douglas Costa, e le sovrap- posizioni di Alex Sandro. E a tratti patisce l'altrui classe, e velocità. Non può spingere. Ci mette l'impegno, come si dice. E suda per difendere, da proletario della battaglia, davanti ad altre stature. In una notte da tregenda come questa è persino un merito non essere travolti fino in fondo, o affondare come un pezzo di ferro nel mare.

N'KOULOU 6 Regge la baracca come meglio può, anche uscendo palla al piede, gestendo la situazione con marcature luci- de, davanti a Sirigu: ma è costretto spesso a saltare alla disperata da un avversario all'altro, quando la Juve viene giù in massa. Ha cercato di salvare il salvabile, pensate un po'! E la partita è finita 4 a 0 per gli altri. Ed è tutto dire.

LYANCO 7 Appena 20 anni e una grande responsabilità sulle spalle comunque già grosse: il derby, alla seconda da titolare. Miha osa, e lui dopo 30 secondi neutralizza già un pericoloso Mandzukic, in area. Prova complessiva di grande personalità, qualità e sangue freddo, tra anti cipi e recuperi anche giganteschi. L'unica luce granata, nel buio di questa notte che sarà dura da su- perare, dopo averla attraversata.

ANSALDI 5.5 Dirottato a sinistra, dato il suo eclettismo. Scelta energica, in faccia a Cuadrado, che però funziona solo sulla carta, visto quanto incide nelle progressioni e in dribbling il colombiano. E non soltanto lui, visto come i bianconeri lavorano bene anche sulla sua fascia di ordinanza. Ogni tanto aggiusta i buchi che si aprono, ma la sua è una sofferenza, più che un modo per risalire in qualche modo la china.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RINCON 4.5 Ritrova la Juve da avversario. Però le regala un gol, dopo un quarto d'ora, facen- dosi prendere la palla (e per il na- so) da Pjanic, con quello sciagurato tentativo in dribbling davanti alla difesa, da cui poi nasce la rete di Dybala. Aveva preannunciato ferocia. Si è dimenticato la furbizia, evidentemente. Unica attenuante: Baselli non lo aveva agevolato, con quel passaggio balordo. Dopo, il venezuelano non riesce neanche più a reagire almeno con la forza dell'orgoglio. Certo, non commette più strafalcioni. Ma resta nel grigiore, stremato nel morale, incapace di trovare una via per uscire dal tunnel, o dal labirinto del centrocampo. Gustafson (30' st) ng.

BASELLI 4 L'ammonizione al 10' per un fallo tattico su Dybala, lo "scarico" sporco a Rincon pre 1-0. Lotta, tenta di prendere in mano la manovra, quindi l'espul- sione già al 24' per quel fallo su Pjanic, con un intervento col ginocchio alto sconsiderato, avventato, inutilmente rischioso. Che non doveva commettere, su questo prato: doveva saperlo, immaginarlo, prevenirlo. Pensarci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IAGO FALQUE 5 Compare all'improvviso dopo 12', però per vanificare una buona occasione a centroarea ancora sullo 0 a 0, un po' come già era successo contro la Sampdoria un attimo prima del 2 a 2 blucerchiato (là non l'aveva stoppata, qui ha dormito troppo palla al piede). Il nulla, poi. Levato post espulsione di Baselli per ov vie esigenze tattiche. Acquah (30' pt) 5.5 Ricompone la me- diana davanti alla difesa. E dà l'anima per tamponare le falle, nonostante l'inferiorità numerica. Non paradossalmente, è tra i meno peggio, nonostante fosse re- duce da un infortunio muscolare e quindi non avesse la consueta verve in corpo.

LJAJIC 6 Si presenta con nello zainetto il gol del derby precedente, e cerca appena può la sventola da lontano: alta. Sul finire di primo tempo Buffon gli devia una punizione-cross insidiosa. Ci mette sacrificio nella doppia fase, e voglia di prendersi un pezzo di Toro sulle spalle nella costruzione. Ma è troppo isolato nei tentativi di di segnare un gioco.

NIANG 4 Allegri lo lanciò nel Milan, in compenso qui lui si lancia tra le ortiche. Trova un muro in Lichtsteiner. Non combatte, non s'infila quasi mai in dribbling. E non soffre manco nel rinculare. Figuratevi se contrasta Alex Sandro sul 3 a 0. L'ha già detto Miha: sveglia. Boyé (25' st) 5.5 Fa soltanto quel che può.

BELOTTI 6 Si danna: e l'immagine ci appare appropriata, perché il Gallo si muove a tutto campo per cercare di aprire varchi o inventarsi un'insidia. Ma ora è stramarcato, ora è abbandonato. Come Ljajic. La sufficienza per entrambi, infatti, testimonia la loro buona volontà, e la frustrazione che hanno dovuto patire, non per colpa loro.

ALL. MIHAJLOVIC 5 Dov'è finita la proverbiale carica di Sinisa prematch? Il Toro inizia teso, contratto, agitato. E, visto l'approccio, l'1 a 0 preso da polli è anche un esito della lunga balbuzie iniziale, e dei rischi presto corsi. Che crescono strada facendo. L'espulsione di Baselli abbatte ulteriormente le forze e il morale, fino al crollo totale nella ripresa. Ma il Toro, in pratica, non è mai esistito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SIRIGU 7.5 Evita una goleada da record della storia del calcio: parliamone. Senza colpe sui primi 2 gol: nei fatti, fucilato da un plotone di esecuzione. E pochi minu- ti prima del 2 a 0 era volato bene su un tiro a giro di Pjanic. Smanaccia il 3 a 0. Poi, tra Benatia, Mandzukic, Douglas Costa e compagnia, subisce un bombardamento: replica con 5 miracoli veri, in tuffo. E' impossibile farli, però, su 4 a 0 di Dybala.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Pagelle Torino: Belotti leone in gabbia, Niang irrita
2
Pagina 2
3
Pagina 3
4
Pagina 4