Le pagelle del Torino: Iago è un falco, Niang si scuote

I centrocampisti non proteggono la difesa, non solo nel finale. E stavolta Ljajic ha sulla coscienza l’occasione più clamorosa
Iago 5,5. Intermittente. Gran bel gol, d’istinto. L’unico lampo in una partita mediocre dove lui non è tra i protagonisti. Pensare che ha tutti i numeri per poter fare la differenza. Li tiri fuori.© www.imagephotoagency.it

TORINO - Lyanco la nota positiva, Molinaro in difficoltà. Le pagelle del Torino dopo la partita contro l'Hellas Verona: voti e giudizi di Alessandro Baretti.

Sirigu 6
Sicuro. Mette in angolo su Fares e gestisce abbastanza bene i pericoli prima dell’incubo finale: prende gol su deviazione da due metri di Kean e su rigore di Pazzini.

De Silvestri 6
Sfortunato. Una botta tra schiena e anca lo costringe a uscire al 21’.
Ansaldi (21’ pt) 5
Primi 25’ da applausi e impreziositi dall’assist a Falque, ripresa da censura.

N’Koulou 6
Discontinuo. Alterna uscite a testa alta e preziose chiusure a qualche amnesia. Patisce in particolar modo il Pazzo, quando Pecchia lo butta nella mischia.

Lyanco 6.5
Scintillante. Al Grande Torino si presenta un Verona che in campionato ha segnato la miseria di una rete, eppure per contenere gli attaccanti gialloblù il giovane brasiliano deve bollare gli straordinari. Che gli vengono giustamente riconosciuti per quanto messo in campo: di testa sono tutte sue, ma anche quando c’è da leggere le situazioni dimostra una maturità tattica fin sorprendente, per la sua età. Fisicamente è straripante, e nella media progressione guadagna metri su qualsiasi avversario. E ancora fa ripartire l’azione con la visione di gioco propria di un regista. Anzi, quando c’è da mettere giù palla esibisce una eleganza da numero 10 vecchio stampo. Il giocatore c’è tutto, questo è ormai conclamato, nel lungo periodo andrà invece pesato l’uomo (meglio il ragazzo, visto che compirà 21 anni il 1° febbraio): se manterrà concentrazione e voglia di emergere attuali diventerà a breve tra i più forti difensori centrali del campionato.

TORO IN ANSIA PER BELOTTI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Molinaro 3
Deleterio. Prova insufficiente se il parametro è il contenimento di Cerci: fa fatica sull’ex granata che pure non è l’iradiddio vista all’opera nel Torino. L’intesa con Niang non lo premia, quindi anche nelle rare incursioni offensive è impalpabile. Fin qui il giudizio su una prova negativa. Che ci può stare. Ciò che invece è inconcepibile, fuori da ogni logica a maggior ragione per un giocatore esperto qual è il terzino, è quella mano allargata nella propria area a intercettare un cross di Cerci (sul quale, oltretutto, in precedenza commette un fallo da rigore non sanzionato da Gavillucci). Una follia dalle conseguenze deleterie: Molinaro causa il penalty che nega al Toro un successo di importanza capitale. Tre punti contro i gialloblù avrebbero stuccato le crepe causate dalla sconfitta contro la Juve, il pari di ieri le allarga. E all’orizzonte c’è pure la sosta, a negare le chance di pronto riscatto ai granata. Il primo responsabile dello scenario venuto a determinarsi è l’esterno mancino: senza quella sciocchezza il Torino, magari senza merito, ma l’avrebbe sfangata.

Valdifiori 5.5
Trotterellante. Nel raccordo tra difesa e attacco il suo contributo è prezioso, però il lungo periodo trascorso ai box si fa sentire: non cambia marcia né accelera.

Ljajic 5.5
Spento. La palla per Ansaldi che poi dà l’assist decisivo a Falque è deliziosa, quella ciccata sul 2-0 che avrebbe chiuso la pratica grida vendetta, per uno coi suoi piedi.

Rincon 5.5
Fumoso. Nulla da dire sotto il profilo del dinamismo, il venezuelano corre per due, ma sciupa un paio di tiri da ottima posizione e in regia gioca tanti palloni sporchi.

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Niang 6.5
Stimolato. Lo fischiano dopo una pallaccia rifilata a Molinaro, reagisce con un dribbling chiuso da un tiro vincente sul primo palo. In ripresa, ma può dare di più.

Boyé (27’ st) 4.5. Che delusione!

Iago Falque 6.5
Intermettente. Fino al gol è abulico, dopo la rete nella quale segue da attaccante vero l’azione cresce d’intensità.
Gustafson (33’ st) 4.5
Fuori dalla lotta nel momento decisivo.

Belotti 6
Generoso. Consegna un paio di palloni assai interessanti a Ljajic e Iago che balbettano sulla conclusione. Quando può battere a rete, trova un super Nicolas a stopparlo.

All. Mihajlovic 5
Avventato. Perché con Belotti a rischio infortunio (poi verificatosi) non si è tenuto un cambio? Perché il Toro non può vincere una gara sporca, facendo muro davanti all’area?

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TORINO - Lyanco la nota positiva, Molinaro in difficoltà. Le pagelle del Torino dopo la partita contro l'Hellas Verona: voti e giudizi di Alessandro Baretti.

Sirigu 6
Sicuro. Mette in angolo su Fares e gestisce abbastanza bene i pericoli prima dell’incubo finale: prende gol su deviazione da due metri di Kean e su rigore di Pazzini.

De Silvestri 6
Sfortunato. Una botta tra schiena e anca lo costringe a uscire al 21’.
Ansaldi (21’ pt) 5
Primi 25’ da applausi e impreziositi dall’assist a Falque, ripresa da censura.

N’Koulou 6
Discontinuo. Alterna uscite a testa alta e preziose chiusure a qualche amnesia. Patisce in particolar modo il Pazzo, quando Pecchia lo butta nella mischia.

Lyanco 6.5
Scintillante. Al Grande Torino si presenta un Verona che in campionato ha segnato la miseria di una rete, eppure per contenere gli attaccanti gialloblù il giovane brasiliano deve bollare gli straordinari. Che gli vengono giustamente riconosciuti per quanto messo in campo: di testa sono tutte sue, ma anche quando c’è da leggere le situazioni dimostra una maturità tattica fin sorprendente, per la sua età. Fisicamente è straripante, e nella media progressione guadagna metri su qualsiasi avversario. E ancora fa ripartire l’azione con la visione di gioco propria di un regista. Anzi, quando c’è da mettere giù palla esibisce una eleganza da numero 10 vecchio stampo. Il giocatore c’è tutto, questo è ormai conclamato, nel lungo periodo andrà invece pesato l’uomo (meglio il ragazzo, visto che compirà 21 anni il 1° febbraio): se manterrà concentrazione e voglia di emergere attuali diventerà a breve tra i più forti difensori centrali del campionato.

TORO IN ANSIA PER BELOTTI

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