Torino, «Nessun giallo! Pronti a pagare i seggiolini del Filadelfia»

La riunione del Cda e i versamenti di Cairo Il problema? Mai spedite le fatture al Torino...
Torino, «Nessun giallo! Pronti a pagare i seggiolini del Filadelfia»© www.imagephotoagency.it

TORINO - «Tranquilli, tranquilli. Siamo pronti a pagare tutto. I seggiolini e l’affitto del campo. Ci mancherebbe! E’ anche doveroso, non c’è il minimo dubbio. Ma se non ci mandate la fattura...». E’ stato signorile e categorico Giuseppe Ferrauto, braccio destro di Cairo in azienda come nel Toro, uno dei suoi principali consiglieri. Signorile e categorico, sì: così lo hanno descritto gli astanti. Durante la riunione del CdA della Fondazione Filadelfia mancava solo l’applauso alla fine del suo intervento, tenuto davanti a Rosario Rampanti, Domenico Beccaria e Andrea Voltolini, rappresentanti della Regione Piemonte e della tifoseria granata (manca sempre il “volto” del Comune di Torino, dopo le dimissioni di Cesare Salvadori, a inizio estate). Mancava solo l’applauso liberatorio, già, perché nel CdA c’era anche chi temeva che il recupero dei soldi (quasi un milione di euro) potesse creare inutili discussioni e nefaste lungaggini, o addirittura polemiche, dalle parti di Cairo. Invece no, fino a prova contraria.

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Invece il problema era a monte. E discende pure dalla carica lasciata vacante da Salvadori, che era anche il presidente della Fondazione (l’ente che ha promosso la riqualificazione dell’area, per poi affittare il centro sportivo al Torino). In breve: non sono state ancora spedite al Torino (e a chi di dovere) le fatture per il recupero del denaro, per cui (pena licenziamento!) nessun dipendente di Cairo poteva manco sognarsi di procedere con i pagamenti... In ballo, poco più di 900 mila euro: un quadrimestre di affitto (grossomodo, 70 mila euro più Iva), più i seggiolini della tribuna ordinati a suo tempo dal presidente granata, un anno fa (12), e soprattutto quelli “venduti” in diretta dal patron durante la cerimonia di inaugurazione dello scorso maggio (altri 811, al costo di mille euro l’uno: 500 ne prenotò lo stesso Cairo, 100 lo sponsor Beretta, gli altri Mihajlovic e i giocatori). La cifra è rilevante ed è indispensabile per la vita della Fondazione, ente “animato” da volontari (pagamento delle spese legate alla riqualificazione e via dicendo, pure pensando al secondo lotto di lavori ancora da ultimare. Figurarsi il terzo...). Morale: attraverso Ferrauto, Cairo ha garantito che i soldi dovuti arriveranno subito, una volta che sarà completato l’inter burocratico-amministrativo, post richieste ufficiali.

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