Ljajic, gioia granata in serbo

Una carica mondiale per l’asso chiamato a risollevare il Toro
Ljajic, gioia granata in serbo© Paolo Pavan ©

TORINO - Adesso Adem Ljajic è diventato mondiale. Con la sua Serbia, l’altra sera, ha sconfitto la Georgia e ha ottenuto il pass per la Russia. Il gioiello granata, dopo due anni, è partito titolare ed è stato uno dei migliori sino al 61’ quando è stato sostituito da Prijovic che ad un quarto d’ora dalla fine ha realizzato il gol della vittoria. Ma il fantasista di Sinisa ha disputato un’ora di grande calcio, deliziando i tifosi, confermandosi talento puro. E’ uscito tra gli applausi, ha festeggiato come non mai perché questa qualificazione lo catapulta tra i grandi. Sarà in Russia da protagonista. Nel mondiale, infatti, avrà la possibilità di vedersela con i giocatori più rappresentativi e, magari, farà le prime prove di Europa League se i granata al termine della stagione riusciranno a conquistarla. Di sicuro esce da questa esperienza più forte e motivato, giusto quello che si aspettava Sinisa per riprendere la corsa in un campionato che è entrato nella fase più importante, soprattutto per i granata che dopo la trasferta di Crotone avranno un calendario che definire impegnativo è poco. Ricordiamo la Roma al Grande Torino e la Fiorentina al Franchi. Poi Cagliari in casa e Inter (ore 12.30) a San Siro.

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TOCCA A LUI - Allora Ljajic deve, adesso più di prima, trascinare il Toro, prenderlo per mano e condurlo alla vittoria. Per due motivi: il primo è che manca il Gallo e c’è bisogno di uno che si assuma tutte le responsabilità: lui ha il carisma e la capacità per imporsi.

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