Torino, brivido Sadiq: Mihajlovic pensa di lanciarlo dall'inizio

Storia di un ragazzo che è una doppia scommessa: in campo al posto di Belotti, per il futuro con il riscatto in mano ai giallorossi
Sadiq 6. Promettente. Un voto d’incoraggiamento. Qualche cosa di buono riesce a farlo, si impegna, cerca di sfruttare l’occasione. E serve a Iago il pallone del 2-2.© ANSA

TORINO - Era un periodaccio, quello. A Roma lo stavano già facendo a fettine, Garcia. Arrivava da 3 punti in 4 partite. Altro che scudetto: sotto processo, piuttosto. A Sabatini, il ds dell’epoca, fumavano gli occhi persino più della sigaretta perennemente in bocca. Perché lui ci aveva messo la mano e la faccia, su Garcia. Ci credeva. Invece nella Capitale montava il partito del sangue: da far scorrere in panchina. Ma proprio in panca, oltre al tecnico francese, sedeva a quel tempo un giovane nigeriano di 18 anni. Era il 20 dicembre del 2015: partita complicata, quel giorno. Perché oltre agli 11 giocatori del Genoa, la Roma aveva migliaia di avversari sugli spalti: i propri tifosi. Il nervosismo in campo si tagliava a fette, dalle parti dei giallorossi. Ma alla fine del primo tempo Florenzi riuscì a buttarla dentro. Scaricò la tensione correndo ad abbracciare Garcia, imitato dai compagni. Mezzo Olimpico, però, invece di festeggiare si mise a ricoprirli di fischi. Un bell’ambientino davvero. Mancava solo il pareggio nella ripresa, con i genoani che spingevano, per disintegrare definitivamente Garcia. Rimasto pure con soli 10 uomini, per l’espulsione di Dzeko. Finché, a 8 minuti dalla fine, il francese mandò in campo lui, Umar. Umar Sadiq, al posto di Salah. Sugli spalti, quel cambio fu letto come un affronto. Ma, di lì a poco, Vainqueur crossò lungo e il baby nigeriano la infilò di testa. La vittoria era blindata, e sembrava un miracolo. Era invece l’esplosione della Giraffa Nera venuta da Kaduna, città ombelico della Nigeria.  

[...]

I COMPLIMENTI - «Sadiq ha fatto una buona gara: e si è visto», ha detto Mihajlovic a Crotone. Il suo avversario, Nicola, è stato persino più prodigo di complimenti: «Questo ragazzo mi ha impressionato molto, sia per i movimenti sia per la qualità del dribbling e delle giocate». Il ventenne filiforme si sta guadagnando la conferma, anche negli allenamenti di questi giorni, e domenica tornerà a guardare in faccia proprio la sua Roma. Stavolta non deve cercare di aggiustare l’aggiustabile dalle parti di Garcia. Ma “risanare” il Toro di Sinisa: tutto un altro film (e un altro scenario, per fortuna). 

Leggi l'articolo completo sull’edizione digitale

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...