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TORINO - Dopo due punti in 4 partite il Toro, domani sera a Firenze contro la squadra viola, è chiamato a riprendere un cammino interrotto dal poker subito nel derby. «E’ un periodo nel quale non ci gira bene, tra infortuni e risultati negativi. Spiace per la classifica, ma non facciamo drammi. Abbiamo affrontato la Juve da quinti e la squadra è sempre la stessa. Siamo alla nona giornata, si può tornare sotto, in classifica. Sappiamo che la Fiorentina è una buona squadra, il Franchi è un campo difficile, Chiesa e Simeone sono due figli d’arte molto pericolosi. Noi comunque siamo convinti dei nostri mezzi e parecchio incazzati: usciremo fuori da questa situazione. Sia chiaro che io non mollo affatto. L’unica cosa che potrei mollare è un vaffa a chi pensa che mollo. Quando c’è bisogno di arrabbiarmi, mi arrabbio, ma giudico le gare attraverso la prestazione: nelle ultime due abbiamo subito 4 tiri in porta e preso 3 gol. Ecco perché è un momento che non gira bene. Contro il Crotone avremmo meritato di vincere, contro la Roma di pareggiare. Non posso cambiare modulo dopo ogni sconfitta. Non mollo e non mollerò mai, chi pensa così non mi conosce».
Buone notizie, intanto, in riferimento a Belotti: «Se tutto va bene andrà in panchina contro il Cagliari. Sta già lavorando, penso che giovedì rientrerà in gruppo e farà tutto con il pallone. Il Gallo è fiducioso e contento: contro il Cagliari potrebbe giocare dall’inizio o a gara in corso, dipende anche da lui. Sente solo un po’ di dolore al tatto, ma va meglio. A Firenze, intanto, rientrerà dall’inizio Barreca per Molinaro. Ansaldi spero di averlo per l’Inter, altrimenti tornerà dopo la sosta come Obi. Quando torneranno il Gallo e Obi cambierò magari il modulo, adesso non siamo nelle condizioni di farlo. Ljajic nella mediana a tre? Contro le squadre che ci permettono di avere il pallino del gioco si potrà fare, altrimenti Adem non è un cuor di leone e rischiamo di andare in sofferenza. A inserirsi dalla mediana per aiutare la fase offensiva, in tale contesto, deve essere Baselli. Se sale lui si blocca il terzino e restiamo comunque coperti. A Sadiq abbiamo fatto rivedere gli errori di posizione, con la Roma spesso è andato in fuorigioco, a Firenze dovrà migliorare, in tal senso. Aggiungo che la vicinanza di Cairo alla squadra in questo frangente fa piacere: dobbiamo ripagare con i risultati la fiducia e la serenità che sta dando a tutto l’ambiente».