Torino, Petrachi duro: «La squadra non è cattiva: ora basta parole»

Il direttore sportivo dopo la sconfitta di Firenze: «Da tempo manca la voglia di vincere, ci dobbiamo ritrovare. Belotti? Dal punto di vista medico è ok, ora sta a lui decidere quando rientrare»
Torino, Petrachi duro: «La squadra non è cattiva: ora basta parole»© www.imagephotoagency.it

TORINO - «Basta parole: Toro, cambia atteggiamento». È il messaggio di Gianluca Petrachi alla squadra dopo la brutta sconfitta contro la Fiorentina. Il direttore sportivo del Torino è critico: «È già da qualche partita che qualcosa di importante non funziona. Penso che questa squadra debba ritrovarsi sotto il profilo della mentalità, della sana cattiveria agonistica e della voglia di fare risultato. La qualità che abbiamo può uscire fuori solo se mettiamo quella sana voglia di vincere che nel calcio non deve mancare», ha detto durante un'intervista a Toro Channel. Il dirigente non crede all'ipotesi di un contraccolpo psicologico dopo la sconfitta nel derby: «No, questa è una squadra che pensa che mettendoci quella qualità in più le partite si possano vincere in automatico. Invece è esattamente il contrario: prima ci vuole l'ardore, il furore agonistico e quello è che lo spirito del Toro. Se non mettiamo cattiveria, sono gli altri a mangiare le caviglie a noi. Ci dobbiamo ritrovare da questo punto di vista. Ne ho parlato ieri sera con Sinisa, gliel'ho ribadito stamattina. Purtroppo tutte le mie previsioni, tutti i miei concetti di cui avevo parlato qualche settimana fa si sono rivelati fondati: sentivo che alla squadra mancava l'atteggiamento giusto, ma siamo in grado di poterci riprendere e ripartire. Dobbiamo dare tutti qualcosa in più, basta chiacchiere e basta parole, l'atteggiamento si vede dal campo. C'è stato un confronto con il tecnico, ma i confronti si fanno anche in famiglia, o con un figlio che 'sbarella'. Bisogna capire che ci sono delle regole da rispettare, dobbiamo farci tutti un esame di coscienza».

BELOTTI - Poi un commento sul recupero di Andrea Belotti: «Credo che sia determinante la sensazione del ragazzo, tutti i movimenti che si fanno in gara li sta provando per sentire se ci sono fastidi. Da protocollo medico ha fatto tutto quello che doveva fare, adesso c'è il campo: se supererà tutti i test e sentirà che le ginocchia rispondono entrambe allo stesso modo, allora tornerà a giocare. A quel punto dovremo soltanto capire per quanto potrà durare in campo: cinquanta, sessanta o settanta minuti. Ma se c'è la guarigione il problema non c'è. Si dice che ogni calciatore è medico di se stesso. Noi ci siamo attenuti alle indicazioni date dal nostro staff medico e dal professor Cerulli, le valutazioni sul ginocchio sono tutte positive. Oggi Belotti ha fatto altro lavoro specifico, io l'ho visto bene, ma dobbiamo tutti capire che lui dovrà essere sicuro di essere guarito prima di tornare in campo».

Nessuna dichiarazione sul futuro di Sinisa Mihajlovic. Al tecnico però il presidente Cairo ha dato un ultimatum.

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