Torino, da Marsala a Roma e Pesaro: «Il Filadelfia chiuso non è casa»

Non solo a Torino: la protesta della curva Maratona coinvolge i tanti tifosi granata sparsi in tutta Italia
Torino, da Marsala a Roma e Pesaro: «Il Filadelfia chiuso non è casa»© LaPresse

TORINO - Al di là dell’agibilità ancora da ottenere (una figuraccia, ça va sans dire), il Fila resta quasi sempre sigillato, per i tifosi. Allenamenti a porte chiuse, tranne uno, in media, a settimana. E off limits rimane pure il cortile storico, non solo la tribuna che si affaccia sul campo, nonostante sia stato progettato in modo da permettere la presenza di pubblico anche durante gli allenamenti a porte chiuse. Il Filadelfia era sempre stato nei decenni la culla del Toro e della sua gente. Adesso, nonostante le promesse, non è più così. E i tifosi si sono stufati. Vedi quel che si raccontava ieri: la dura presa di posizione di tutta la curva Maratona contro le scelte del Toro, il volantino fresco di stampa (gli stralci fondamentali: «Ridateci casa nostra! Dopo 20 anni, le porte del nostro amato Fila si sono riaperte. Ma siamo stati nuovamente privati della gioia di respirare aria di casa. Il giorno dell’inaugurazione è stato più volte decantato che il Fila è del Popolo Granata. Quello che, invece, noi tifosi vediamo sono porte quasi sempre sbarrate. Non stiamo chiedendo l’accesso continuo al campo, ma almeno la possibilità di accedere al piazzale. Non lo vogliamo solo per noi, ma anche per quei tifosi che arrivano da lontano. Pretendiamo che sia risolto al più presto l’inconveniente»).

ULTIME NOTIZIE TORINO

Ieri, sui social, non si contavano i messaggi di adesione a questa civile e legittima protesta. Un florilegio, da ogni parte d’Italia. Simbolicamente, ne riproduciamo tre, vergati da tifosi che seguono abitualmente il Toro, pur abitando molto lontano. Mario Patrignani, capopolo del Toro club di Pesaro: «Il Filadelfia chiuso per “criticità tecniche e gestionali” esprime il pressappochismo italiota che porta al gioco dello scaricabarile. E’ disgustoso. Ma è gravissimo che il cortile del Fila possa ospitare i tifosi solo qualche volta, perché costa tenerlo aperto! Sono stati buttati 800.000 euro per l’oscuramento del Fila (i famigerati teloni di Ventura) e non si trovano due lire per tre steward che tengano aperto il cuore pulsante del popolo granata! E fa inorridire che il tifoso pellegrino, che viene anche da molto lontano per vedere la luce del Tempio del Grande Torino, in occasione di una partita in casa, si veda sbattuta la porta in faccia. Per due soldi! Così si uccide l’anima del Toro. Per tenere il Fila aperto dobbiamo fare noi una colletta?». La magia tolta ai bambini.

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna di Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...