Torino, l'altro Rambo: «Noi senza paura»

«Siamo attesi da tre gare toste, ma noi siamo il Toro e andiamo dovunque per vincere»
Torino, l'altro Rambo: «Noi senza paura»© www.imagephotoagency.it

TORINO - Immaginiamo gli avversari quando, nel tunnel che unisce gli spogliatoi al campo, si trovano a incrociare gli occhi, con quei due. Perché poi quando parli loro, Milinkovic-Savic e Lyanco sanno incorniciare il viso in un sorriso aperto e fin guascone, ma così, di primo acchito, mettono paura: alti, grossi e dallo sguardo cattivo. Già, almeno prima di umanizzarsi attraverso un sorriso.

UN DIFETTO DA CONVERTIRE IN PREGIO - A parte gli scherzi - i due in campo sono duri e tosti, ma nella vita privata sono pronti allo scherzo e ben voluti all’interno dello spogliatoio -, di Lyanco va detto che è bastato vederlo all’opera fin dai primi allenamenti svolti con il Torino, per capire che, una volta lucidato, il Toro si sarebbe trovato tra le mani un diamante prezioso. Ha tutto per ritrovare una maglia da titolare in granata nonostante le ottime prestazioni offerte da Burdisso nelle ultime tre prove, Lyanco. Difensore con un albero genealogico sparso per il mondo - ha passaporto serbo e brasiliano, e potrebbe prendere quello portoghese e italiano -, l’ex del San Paolo ha in sé le qualità di un po’ tutti i Paesi di provenienza. Ha sangue italiano per sagacia tattica, nonché tecnica brasiliana, cattiveria agonistica serba e fantasia portoghese (come quando riavvia l’azione uscendo dalla difesa con il sombrero sull’avversario). E poi ha fisico - 188 centimetri per 84 chilogrammi -, il difensore che, tagliando determinati bonus, potrà costare a Cairo fino a 9 milioni di euro. Tanto che, dovendo trovargli un difetto, si può battere su un eccesso di esuberanza che lo potrà portare a qualche cartellino giallo, se non rosso, di troppo [...]

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