Ljajic, il Toro di Mihajlovic ha bisogno di te

I colpi di genio di Adem salvarono Sinisa già contro il Cagliari. Adesso la Lazio: la squadra più punita dal serbo in otto anni
Ljajic, il Toro di Mihajlovic ha bisogno di te© www.imagephotoagency.it

TORINO - Non si capisce bene che cosa c’entri quella partita del 18 settembre 2010: assomiglia a un cigno nero e pure sperduto. Perché in quel giorno, sotto il cielo di Firenze e quindi chiaramente viola, Ljajic segnò alla Lazio, ma lasciò ugualmente il campo guardandosi la punta delle scarpe. E dire che era stato un cecchino, dagli 11 metri. E sullo 0 a 0. Rigore, gol e primo timbro stagionale. In panchina, Adem aveva Mihajlovic. Lo guardò da lontano, e gli urlò la gioia in serbo. Ljajic giocava nella Fiorentina già da gennaio, Sinisa era invece approdato tra i petali del giglio soltanto in estate. E la sfida con la “sua” Lazio lo aveva fatto fibrare parecchio, Sinisa. Ma poi arrivò un’aquila, ovviamente biancoceleste, bucò le nuvole e planò sul prato. Due colpi di artigli, uno di Ledesma e l’altro di Kozak, e tanti saluti a tutti. Lasciò il segno, per portare via il sogno. Viola sconfitti.

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PAROLE COLORITE - «Freghiamoli alla prossima», bofonchiò Miha al connazionale, negli spogliatoi del Franchi, ma con ben altre parole, nella loro lingua: un’espressione decisamente più colorita. Adem era stato sostituito a metà ripresa, un minuto dopo il 2 a 1 della Lazio. Gli giravano. Difatti era davanti allo specchio, a sistemarsi un ciuffo ribelle. Squadrò il suo mister, e prese il pettine. C’era un destino da mettere in riga. Ljajic in Italia: 2010, ‘11, ‘12, ‘13, ‘14, ‘15, ‘16 e 2017. Sono 8 anni, ormai praticamente pieni. Da quella volta, il destino è una collana. Tutto compreso, in carriera, un rosario di 12 partite contro la Lazio. E davanti allo specchio, ora, non c’è più un giovanissimo talento illuso e sconfitto, ma un serial killer di mezza età (calcistica). A 26 anni, Adem può già guardarsi indietro, ma solo per capire dove poter andare, col suo talento. La Fiorentina, la Roma, l’Inter e il Torino, dall’estate del 2016: di nuovo con Miha.

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