Tanto Napoli, poco Torino. Ma Belotti ritrova il gol! Hamsik come Maradona

Primo tempo devastante degli uomini di Sarri a segno con Koulibaly, Zielinski e Hamsik. Marek raggiunge... Diego a quota 115 gol. Nella ripresa dentro anche Ljajic e Niang e il Gallo accorcia, poi il serbo si infortuna e lascia il Toro in dieci. Partenopei di nuovo primi
Tanto Napoli, poco Torino. Ma Belotti ritrova il gol! Hamsik come Maradona© Getty Images

TORINO - Con un primo tempo devastante, il Napoli passa a Torino: 3-1. E la storia si ripete, come la passata stagione. Un magra figura per i granata al cospetto di una squadra superiore tecnicamente e tatticamente. Koulibaly, Zielinski e Hamsik mettono la gara in discesa per gli azzurri e il capitano con il suo exploit personale raggiunge pure il monumento Maradona a quota 115. Sarri gode e ripassa in vetta, Mihajlovic manda a scaldare Ljajic e Niang, per provare a scuotere i suoi. La trasferta vincente di Roma contro la Lazio evidentemente ha illuso qualcuno, anche tra i giocatori. In Serie A si deve giocare con grinta e al massimo, sempre, altrimenti rischi di finire male, contro avversari di un altro livello. Il Toro ha dei limiti e quando va sotto ha difficoltà a riprendere un certo discorso con il gioco. Poi, nella ripresa, finalmente si sblocca Belotti: mancava il vero Gallo trascinatore e realizzatore. Se non altro servirà per il futuro. Si riparte da qui, dal Gallo che torna a cantare. Ljajic uomo assist invece dura poco: e l’infortunio lascia la squadra in dieci, da non crederci. Comunque, troppo pochi dieci minuti intensi per il Toro, e troppe le sconfitte in casa. C’era una volta il fortino granata…


SENZA ADEM - Mihajlovic conferma Berenguer e spedisce Ljajic in panchina. Per lo spagnolo un bell’attestato di stima da parte del tecnico serbo, dopo la gara di Roma con la Lazio condita anche dal primo gol in Serie A. Sarri recupera Insigne ma non lo schiera titolare, mettendo invece Zielinski in avanti.


HAMSIK LEGGENDA - Il Napoli cerca subito l’acuto: Mertens da fermo, Belotti la mette in angolo. Dalla bandierina, al 4’, cross perfetto e incornata vincente di Koulibaly, al terzo sigillo in campionato. Provvidenziale la spizzata, poi decisivo il difensore. Azzurri avanti sulla specialità della casa: gol da palla inattiva. Il senegalese prova il bis al 9’ e sono brividi per il Grande Torino. Per i granata un match tutto in salita: c’è l’obbligo di attaccare, ma si rischia l’imbarcata. Mertens va vicino al raddoppio, infatti. Valdifiori tenta di accendere il Toro con lanci improvvisi e ficcanti, ma la difesa di Sarri è sempre piazzata. Anche quando N’Koulou si infila e viene ribattuto. Al 25’ Zielinski a tu per tu con Sirigu porta il Napoli avanti 2-0. Per la squadra di Miha è notte fonda. E al 30’ Hamsik, servito alla perfezione da Mertens, entra nella storia con il gol numero 115 e anche… Maradona, eguagliato, applaude. Toro “matato”, come lo scorso anno. E Ljajic si scalda a bordocampo… Al 43’ da Iago a Baselli che manca la più grande delle occasioni davanti a Reina. Sussulto dei padroni di casa.


SUSSULTO GRANATA: IL GALLO! - Si ricomincia con il cambio: dentro Ljajic, escluso Valdifiori. E il solito Napoli in attacco, a tutto pressing. Al 10’ il Toro dà segnali di sé e conquista due angoli di seguito. E N’Koulou di testa sfiora il gol. Risponde Callejon, poco preciso però. La partita non ha il ritmo di prima, ovvio. Il Napoli gioca sciolto ma senza intensità. Il Toro non riesce a capirci granché. Al 18’ finalmente si sblocca Belotti con Reina che tocca ma non può fermare la palla. Un gol per ritrovare vita sul pianeta granata. Ci voleva e per mille motivi. Bene anche Ljajic a servire il pallone. Da quei due si deve ricominciare, perché sono il valore aggiunto del Toro, se ritrovano la verve e la continuità. Al 24’ altra occasione per Iago, con Reina non impeccabile. Improvvisamente, è un altro match, con i ragazzi di Mihajlovic pericolosi e determinati. Gli azzurri abbassano il pressing e così per i granata ci sono possibilità. Anche da fermo con il dieci serbo: altri brividi per Reina che osserva il pallone spegnersi a lato. E si prepara Insigne. Al 25’ prende il posto di Zielinski. Anche l’apporto di Niang, entrato al 19’ per Berenguer, serve a far decollare la manovra. Al 27’ annullato un gol a Callejon. Diawara per Jorginho: Sarri si copre un po’. E Miha prepara Edera. Clamoroso al 32’: solo davanti alla porta, Mertens riesce a scivolare e a mandarla fuori. Non un gran momento per il belga. Ljajic si tocca e zoppica: sospetto stiramento, esce dopo qualche tentativo, lasciando il Toro in inferiorità numerica. Il tecnico gli aveva chiesto se se la sentiva, poi invece l’attaccante ha inguaiato la squadra restando in campo. Roba da infuriarsi. Intanto, Insigne sfiora la rete e Hamsik lascia il posto a Rog, uscendo tra gli applausi. La gara si trascina verso il finale con poco altro da dire. E N’Koulou salva su Mertens, evitando di subire il quarto gol. Si chiude con il Napoli che vince 3-1. Ora per il Toro ci saranno cinque gare alla portata, da non fallire, per cercare di inquadrare ancora l’obiettivo Europa.


Le formazioni iniziali

Torino (4-3-3): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Burdisso, Molinaro; Baselli, Valdifiori, Rincon; Iago Falque, Belotti, Berenguer. A disp. Ichazo, Milinkovic-Savic, Acquah, Ljajic, Niang, Gustafson, Edera, Obi, Moretti, Boyè, Lyanco, De Luca. All. Mihajlovic.
 
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Mario Rui; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Zielinski. A disp. Rafael, Sepe, Maggio, Giaccherini, Leandrinho, Chiriches, Insigne, Rog, Ounas, Diawara. All. Sarri.

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