Pagina 2 | Mihajlovic: «Torino, con la Spal è un esame di maturità per l’Europa»

TORINO - La gente si chiede: servirà una buona volta questa svolta? Il successo romano in Coppa Italia originerà, finalmente, un’accelerazione nei muscoli e nei cuori (oltreché nel cervello) da far fruttare al massimo proprio ora che il calendario torna, sulla carta, abbordabile? Spal, Genoa, Bologna, Sassuolo, Benevento... Sono le prossime 5 avversarie del Toro in campionato, di qui a fine gennaio. Inutile dire che per raggiungere l’Europa, sarà proprio in queste settimane in cui si dovrà costruire un gran bel piedistallo in classifica, per il rush successivo. Allora, Mihajlovic: si svolta per davvero, stavolta?

FUORI LA RABBIA -Le insidie ci sono in tutte le partite. Tutte le partite di serie A sono difficili. La Spal va rispettata. Arrivano da due promozioni di fila. Hanno buoni giocatori in difesa, a centrocampo, in attacco. In casa giocano moto bene, sono aggressivi. Contro Fiorentina e Napoli han perso solo negli ultimi minuti. Se non giochiamo al massimo, potremo finire sconfitti. Dovremo avere la stessa loro aggressività e rabbia, solo così potrà uscire la differenza di valori tecnici. Sarà una guerra, una battaglia. A Roma subito dopo la partita ho detto ai ragazzi che avevamo superato alla grande un ciclo di gare molto difficili. I pareggi di San Siro e con l’Atalanta e le due vittorie a Roma han dimostrato che non eravamo in crisi. Ma non ci dobbiamo montare la testa, ora. Bensì affrontare la Spal come se affrontassimo di nuovo una grande, come è successo in queste settimane. Siamo cresciuti. Dobbiamo restare concentrati. Se lo saremo, potremo portare a casa anche il risultato”.

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IL CALENDARIO - “Le prossime 5 partite? Non mi interessano. Con la Spal sarà un esame di maturità, una partita importantissima. Solo dopo penseremo al Genoa. Io ragiono soltanto partita per partita. E in ogni partita il Toro si gioca l’Europa. Tornando a noi: non è un fatto di formazione, ma di testa, di voglia. Cambia poco chi gioca. L’importante è che tutti diano il massimo. Con la testa giusta. L’atteggiamento giusto. Dobbiamo affrontare la Spal con la stessa umiltà e rabbia dell’altra sera a Roma. Se pensiamo di andare là a fare una passeggiata perché siamo più forti tecnicamente, perderemo. Perché con un atteggiamento sbagliato, si perde contro chiunque. Tutte le squadre sono ben preparate per giocare in A. E noi vogliamo regalare un bel Natale a noi e ai nostri tifosi”.

ESAME CHIAVE -La squadra deve trovare continuità non solo nei momenti critici ma anche quando deve accelerare. Queste partite come quella con la Spal potrebbero essere alla nostra portata, ora. L’ho già detto ai ragazzi, non si può fare sempre il passo del gambero. Uno avanti e due indietro. Penso al pari in casa col Verona, per esempio. E’ giusto che ci arrabbiamo. Io e i tifosi. Siamo troppo altalenanti. E dipende per l’appunto da noi, non dagli avversari. Se ci aiutiamo e siamo uniti possiamo fare risultato. Sono ragazzi intelligenti, i miei. Si può sbagliare. Ma poi bisogna imparare dagli errori. I pareggi contro Verona, Chievo, Crotone... se commetti sempre gli stessi sbagli, non raggiungi mai l’obiettivo, non migliori. E ora dobbiamo accelerare. Per questo voglio restare concentrato solo su questa partita, adesso. Saranno tutte finali per noi. Ripeto: se avremo compreso la morale, i frutti arriveranno. Non chiedo di vincere per forza. La palla è rotonda, magari prendi il palo e non vinci. Ma la prestazione deve esserci”.

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NIANG ED EDERA -Tre partite in sei giorni: ci saranno dei cambi in formazione, probabilmente. Ma l’importante è che tutti diano tutto, anche chi entra dalla panchina. Niang? Ho tante soluzioni, vedremo. Può partire lui, Berenguer, Boyé... vedremo. Uno dei tre sarà titolare. Di sicuro con la Roma Niang come atteggiamento ha fatto un passo in avanti. Deve dare di più, però. L’abbiamo preso per farlo giocare. Penso che ora sia sulla strada giusta e che possa ingranare, finalmente. Edera? Abbiamo già detto tanto di lui. Deve continuare ad allenarsi così, cercando di migliorarsi. Come già sta facendo. E’ una soluzione importante sia dall’inizio sia a gara in corso. L’importante è che sfrutti le occasioni e non si monti a testa. Può avere una bella carriera ma dipende da lui”.

GUAIO BARRECA -Ha ancora qualche problema fisico (pubalgia, ndr), si allena come può. Speriamo che De Silvestri e Molinaro reggano, se no saremo in mezzo ai casini sulle fasce, visto che anche Ansaldi è out... Anche oggi si è allenato così così, Barreca. Non sta bene, anche se sarà convocato”.

SPERANZA GALLO -Belotti sta bene fisicamente. E’ tornato lui. Speriamo che ora ricominci anche a segnare”.

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IL CALENDARIO - “Le prossime 5 partite? Non mi interessano. Con la Spal sarà un esame di maturità, una partita importantissima. Solo dopo penseremo al Genoa. Io ragiono soltanto partita per partita. E in ogni partita il Toro si gioca l’Europa. Tornando a noi: non è un fatto di formazione, ma di testa, di voglia. Cambia poco chi gioca. L’importante è che tutti diano il massimo. Con la testa giusta. L’atteggiamento giusto. Dobbiamo affrontare la Spal con la stessa umiltà e rabbia dell’altra sera a Roma. Se pensiamo di andare là a fare una passeggiata perché siamo più forti tecnicamente, perderemo. Perché con un atteggiamento sbagliato, si perde contro chiunque. Tutte le squadre sono ben preparate per giocare in A. E noi vogliamo regalare un bel Natale a noi e ai nostri tifosi”.

ESAME CHIAVE -La squadra deve trovare continuità non solo nei momenti critici ma anche quando deve accelerare. Queste partite come quella con la Spal potrebbero essere alla nostra portata, ora. L’ho già detto ai ragazzi, non si può fare sempre il passo del gambero. Uno avanti e due indietro. Penso al pari in casa col Verona, per esempio. E’ giusto che ci arrabbiamo. Io e i tifosi. Siamo troppo altalenanti. E dipende per l’appunto da noi, non dagli avversari. Se ci aiutiamo e siamo uniti possiamo fare risultato. Sono ragazzi intelligenti, i miei. Si può sbagliare. Ma poi bisogna imparare dagli errori. I pareggi contro Verona, Chievo, Crotone... se commetti sempre gli stessi sbagli, non raggiungi mai l’obiettivo, non migliori. E ora dobbiamo accelerare. Per questo voglio restare concentrato solo su questa partita, adesso. Saranno tutte finali per noi. Ripeto: se avremo compreso la morale, i frutti arriveranno. Non chiedo di vincere per forza. La palla è rotonda, magari prendi il palo e non vinci. Ma la prestazione deve esserci”.

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