Molinaro: «A casa della Juve per il riscatto Toro»

Il terzino accetta i fischi dei tifosi: «È un periodo un po’ così, capisco la delusione Il derby? Abbiamo imparato sulla nostra pelle cosa serve per fare un’impresa là»
Molinaro: «A casa della Juve per il riscatto Toro»© Marco Canoniero/Sync

TORINO - Il Toro del 2016 aveva chiuso l’anno contro il Genoa. Con una vittoria, firmata Andrea Belotti. Il Toro del 2017 chiude l’anno contro il Genoa. Con un pareggio amaro. E guarda caso il grande assente è stato proprio il Gallo. Forse con lui in campo i granata sarebbero riusciti a strappare i tre punti che avrebbero potuto rinvigorire le ambizioni europee. Ma col senno di poi la squadra di Mihajlovic ha perso davvero troppi treni, soprattutto negli ultimi due mesi, soprattutto al Grande Torino. Lo 0-0 contro i rossoblù fa male, perché rappresenta l’ennesima occasione persa. L’ennesima chance sciupata per dimostrare che questo Toro è davvero da considerare maturo per l’Europa League, pronto a vivere un campionato di alto profilo. E con il derby di Coppa Italia contro la Juve all’orizzonte c’è tanto, troppo rammarico. Che si legge facilmente sul volto, ma soprattutto nelle parole, del capitano di giornata Cristian Molinaro. Visibilmente e comprensibilmente contrariato per un pareggio che ha deluso i tifosi, i quali a fine partita non hanno risparmiato gli inevitabili fischi ai giocatori: «Venendo da un periodo un po’ cosi, fatto di alti e bassi, ci sta che il tifoso sia deluso, anche noi lo siamo – spiega il laterale sinistro granata -. Ma credo che si possa anche essere soddisfatti perché si è visto il Toro che anche noi vogliamo vedere, almeno sotto il profilo del gioco. Vogliamo tornare alla vittoria in casa che manca da un po’ di tempo e dare questa gioia ai tifosi».

LA MARATONA FISCHIA IL TORO
 
VIETATO SBRACARE - L’incrocio all’Allianz Stadium contro la Juve è già nella testa del Toro. Che non può e non vuole sciogliersi in casa del campioni d’Italia come già accaduto a settembre in campionato. E per la qualificazione servirà una cura maniacale dei dettagli, come spiega Molinaro: «Sicuramente abbiamo imparato sulla nostra pelle che è una partita da giocare al massimo fino alla fine, visto che spesso la beffa è arrivata negli ultimi minuti. Siamo carichi: la Juve quest’anno è ancora più forte, ma noi dobbiamo ripartire da questo atteggiamento».

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